Dove finiranno le armi donate all'Ucraina: i timori e le certezze dell'Interpol – Analisi Difesa

“Questo accadrà, non ho dubbi… I criminali sono già ora, qui mentre parliamo, concentrati su questo”, ha detto Stark all’Associazione della stampa anglo-americana a Parigi.

Foto: Interpol e armi fornite all’Ucraina e cadute in mano alle forze russe e del Donbass (Telegram/RVvoeinkor)

Molte delle armi inviate in Ucraina finiranno per arrivare in mano ai criminali in Europa e altrove.

“Anche le armi usate dai militari, le armi pesanti, saranno disponibili sul mercato criminale” – ha avvertito Stock –“i criminali di cui sto parlando operano a livello globale, quindi queste armi verranno scambiate tra i continenti”. (Analisi Difesa)

Su altri giornali

Perfino Kiev ammette estreme difficoltà nel Donbass per le quali chiede all’Occidente nuove armi, possibilmente a lungo raggio. Inizialmente Kiev chiedeva armi anticarro e antiaeree a corto raggio per fermare l’offensiva russa, armi con gittata cortissima o di pochi chilometri, gli Stinger o i Javelin. (Il Fatto Quotidiano)

I criminali stanno in questo momento – anche ora che stiamo parlando – facendo sforzi per ottenerle», ha dichiarato Stock senza mezzi termini Non è una teoria da pacifisti, anche l’International Criminal Police Organization (Interpol) la vede allo stesso modo. (L'INDIPENDENTE)

E so bene che le armi hanno viaggiato, anche attraverso la Russia, verso tutta l’Asia centrale, in questi anni di scontri in Donbass». Questo dato è utile per collocare un allarme proveniente da Europol: in mano a chi finiscono le armi inviate dall’Occidente? (Notizie - MSN Italia)

Venerdì 3 Giugno 2022, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 09:38. «L'ampia disponibilità di armi nel conflitto in corso porterà alla proliferazione di armi illecite nella fase successiva al conflitto», ha detto Stock, citato dai media internazionali. (ilmessaggero.it)

La probabile destinazione di queste armi sarebbe l'Europa, ha sottolineato Stock, sostenendo che il mercato nero nel continente offre prezzi significativamente alti, "soprattutto nei paesi scandinavi". (L'AntiDiplomatico)

L’allarme di Stock si estende a un traffico che può prendere direzioni altamente pericolose in altri continenti. Sul tema, già alcuni giorni fa, a parlare è stato un contractor, Jeffrey Morgan Hunter, già esperto di guerra nei Balcani. (Avvenire)