Israele, Netanyahu ha un nuovo obiettivo nella guerra contro Hamas. Blinken in Egitto per trovare un accordo

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha aggiunto un nuovo obiettivo nella guerra in corso contro Hamas, ovvero permettere ai cittadini sfollati dal nord a causa degli attacchi di Hezbollah di rientrare nelle loro case al confine con il Libano. Lo rende noto l'ufficio di Netanyahu. Finora i tre obiettivi che si era posto il premier israeliano erano sconfiggere Hamas militarmente e politicamente, far sì che la Striscia di Gaza non rappresentasse più una minaccia per Israele e riportare a casa gli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per chi la osserva dal kibbutz Matzuva – come fa ogni giorno Ishay Efroni, il capo della sicurezza civile dell’amministrazione locale – a destra c’è il Libano, a sinistra Israele. È la stessa prospetti… (La Stampa)

Così leggiamo su ansa.it. E adesso Netanyahu spiega che il nuovo obiettivo di guerra è costituito dalla sicurezza nel nord di Israele. (Il Giornale d'Italia)

Non deve sbagliare i passi e i tempi. Capiremo nelle prossime ore – a partire del discorso di oggi del capo di Hezbollah Nasrallah – se la strage con i cercapersone, e ieri anche con i walkie talkie, in Libano e Siria è stata condotta con il lucido e criminale raziocinio che di solito guida le sue mosse. (Il Giornale d'Italia)

L'attacco aereo, simultaneo alle esplosioni di walkie-talkie di membri di Hezbollah, è avvenuto nelle località di Blida e Kfar Kila. . (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il Gabinetto di sicurezza di Israele ha aggiornato gli obiettivi della guerra a Gaza, aggiungendo alla lista anche quello di riportare in sicurezza nelle loro case i circa 60 mila israeliani residenti del nord del Paese, vicino al confine con il Libano, sfollati dopo il 7 ottobre per via della minaccia dei razzi di Hezbollah (Il Fatto Quotidiano)

Secondo il governo libanese, Israele ha colpito diversi obiettivi nel sud del Libano nelle ultime ore. (Corriere del Ticino)