Denatalità in Umbria, culle sempre più vuote. “Il primo figlio? Dopo i 33 anni”

Denatalità in Umbria, culle sempre più vuote. “Il primo figlio? Dopo i 33 anni”
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LA NAZIONE INTERNO

– Di questo passo finiremo presto con l’essere una delle pochissime regioni italiane dove il numero medio di figli per donna è inferiore a uno. Una realtà che per adesso interessa soltanto la Sardegna (0,89), ma verso la quale ci stiamo portando lentamente ma in modo inesorabile anche noi. L’ultimo dato di fine 2023 pubblicato proprio ieri da Istat, racconta che ogni donna umbra in media ha 1,05 figli: peggio di noi solo la Toscana (1,04) e la Sardegna come detto, poi hanno tutti numeri maggiori. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri giornali

Nascite al minimo storico e culle sempre più vuote in provincia di Rieti. Una discesa che parte da lontano, dal 2009, quando il numero di nuovi nati erano 1.324 (il dato più alto degli ultimi 25 anni) e che si è andato assottigliando raggiungendo il primato di oggi, con una diminuzione di 501 unità. (ilmessaggero.it)

Per fare un raffronto con province limitrofe: Mantova scende da 2.607 a 2.578 (-1,1%); Pavia da 3.337 a 3.251 (-2,6%); Lodi da 1.601 a 1.520, addirittura il 5% in meno. Calano le nascite in Italia e anche in provincia di Cremona se si guarda il trend degli ultimi anni, ma con una sorpresa se si raffrontano 2022 e 2023 in Lombardia. (OglioPoNews)

Il nome maschile più scelto dai genitori a livello nazionale è Leonardo, che mantiene il primato conquistato nel 2018; al secondo posto, per la prima volta sul podio, si trova Edoardo, che conquista due posizioni sul 2022. (Gazzetta del Sud)

Nelle Marche nascono pochi figli, da mamme over 30 e spesso non sposate

TERMOLI. E' fondamentale promuovere delle politiche di sostegno alla famiglia, per contrastare la denatalità e l'allarme demografico. Sempre meno culle, nell'Italia che invecchia, e il Molise (così come il nostro territorio) non è immune da questa tendenza. (Termoli Online)

Nel 2023 si e toccato un ulteriore minimo storico con 379.890 nati (-3,4% rispetto al 2022). L’Italia, come noto, è caratterizzato da un valore molto basso del tasso di fecondità, cioè del numero di figli per donna, pari a circa 1,2. (corriereadriatico.it)

Non che la nostra regione sia tra le più gelide dell’inverno demografico attraversato dall’Italia, che lo scorso anno - come attesta il rapporto Istat su “Natalità e fecondità della popolazione 2023” - ha fatto segnare un record al ribasso per le nascite, scese a 379.890, con un calo del 3,4% sull’anno precedente. (corriereadriatico.it)