«La politica europea e le contorsioni di Giorgia Meloni»

Egregio direttore, è veramente penoso (in primo luogo per loro stessi) leggere i commentatori più “insigni” del giornalismo italiano (da Folli a Franco) e le loro analisi sulla formazione della Commissione europea. In primo luogo il loro assecondare la narrazione di una rivincita della Meloni. Come se un commissario italiano con una delega di serie B e una funzione esecutiva di coordinamento di deleghe di serie C sia paragonabile al ruolo svolto da Gentiloni. (QuiBrescia.it)

La notizia riportata su altri giornali

Non si trattava, ovviamente, di una chiamata di cortesia. Il ministro italiano per gli Affari europei voleva capire quale fosse l’umore dei Democratici nei suoi confronti. (la Repubblica)

La nuova Commissione Europea rinuncia al Green Deal, come auspicato da Confindustria e dalla premier Meloni? A sfogliare i documenti ufficiali che arrivano da Bruxelles in occasione della presentazione della squadra di Ursula von Der Leyen, non pare proprio. (la Repubblica)

Dopo la nomina da parte di von der Leyen, il 3 ottobre 2019 la candidatura di Gentiloni è stata esaminata dalla Commissione Affari economici e monetari (ECON) del Parlamento europeo, per l’appunto in una audizione. (Pagella Politica)

Le posizioni della commissaria spagnola su nucleare, fusioni e aiuti di Stato (Milano Finanza)

La spagnola Teresa Ribera è la nuova responsabile dell’Antitrust europea. Prende il posto della potentissima Margrethe Vestager, la politica liberale danese che l’ha guidata per dieci anni. (Corriere della Sera)

"Raffaele Fitto è stato indicato come uno dei prossimi vicepresidenti esecutivi della nuova Commissione europea, con un portafogli che tra fondi di coesione e Pnrr, che come sapete è una delega in cooperazione col Commissario Dombrovskis, cuba oltre mille miliardi di euro". (L'Unione Sarda.it)