I primi "sì" alla Palestina. Bibi: "Premio ai terroristi"

Benjamin Netanyahu si scaglia contro i paesi europei che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, definendolo una «ricompensa al terrorismo», mentre le famiglie di cinque soldatesse israeliane catturate da Hamas il 7 ottobre hanno fatto pubblicare un video straziante, sperando di aumentare la pressione sul premier per trovare un accordo su tregua e rilascio degli ostaggi. A scatenare l'ira di Netanyahu è stata la decisione di Spagna, Irlanda e Norvegia di riconoscere lo Stato palestinese, portando a 9 i Paesi europei con questa posizione (a livello Onu, secondo l'Anp, sono 142 su 193). (ilGiornale.it)

Su altre testate

Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha deciso di interrompere i contatti tra la "missione spagnola in Israele ed i palestinesi e di vietare al consolato spagnolo a Gerusalemme di fornire servizi ai palestinesi di Giudea e Samaria" (Cisgiordania). (Il Messaggero Veneto)

La dichiarazione comune (Shalom.it)

Le iniziative unilaterali non sono utili alla soluzione del conflitto, perché l’obiettivo principale è la pace che porti alla nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele", le parole del ministro degli Esteri Tajani. (Tiscali Notizie)

Che conclude: «Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera». Non una frase dal sen fuggita, ma la calorosa conclusione di un'orazione civica in cui «fare il minimo sindacale» - cioè riconoscere lo Stato di Palestina - è definito «insieme eroico e indispensabile». (Corriere della Sera)

Madrid, 24 mag. - "Oggi celebriamo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna, ma non ci fermeremo qui. Continueremo a fare pressione in virtù della nostra responsabilità di governo per difendere i diritti umani e porre fine al genocidio del popolo palestinese. (Il Sole 24 ORE)

Per questo non possiamo fermarci, la Palestina sarà libera, dal fiume al mare". (Tiscali Notizie)