Bonus ristrutturazione, dal 2025 l’agevolazione più amata scenderà dal 50 al 36%: i conti da fare per i lavori in casa

È il bonus più amato dagli italiani. Ma se la Legge di Bilancio 2025 non modificherà le norme previste a partire dal 1° gennaio prossimo la più vecchia agevolazione fiscale sull’edilizia, il bonus ristrutturazione, perderà molto del suo fascino, perché fuor di metafora qui non si parla di sentimenti ma di soldi e ricorrervi sarà parecchio meno conveniente dal 1998 al 2021. Del successo di questo bonus parlano i numeri: dal 1998, anno della sua istituzione da parte del primo governo Prodi, a oggi vi hanno fatto ricorso almeno 19 milioni di contribuenti; o, per essere più precisi l’agevolazione è stata richiesta almeno 19 milioni di volte (nulla vieta infatti che nel tempo ne abbia più volte usufruito lo stesso soggetto). (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Dal primo gennaio ci sarà un unico bonus per le ristrutturazioni edilizie e l’aliquota di detrazione scenderà dal 50 al 36%, per scendere di nuovo dal 2028 al 30%. Cambia moltissimo per chi vuole investire sulla propria casa sostituendo la caldaia o gli infissi, per consumare meno energia o migliorare il riscaldamento. (Corriere della Sera)

Niente proroga dei termini per il concordato preventivo biennale. Non si può fare. Il termine massimo entro cui poter aderire alla misura, uno dei cardini della riforma fiscale del governo, resta il 31 ottobre. (Corriere della Sera)

“Penso che potremmo ritornare Il governo è al lavoro per mantenere il bonus ristrutturazioni sulla prima casa al 50%, che dal prossimo anno dovrebbe ridursi al 36%. (Secolo d'Italia)

Bonus ristrutturazione al 50% per la prima casa anche nel 2025, l'annuncio del viceministro Leo: «Possibile ritorno a detrazione»

Bonus ristrutturazioni, l'annuncio del viceministro Leo «Compatibilmente con le risorse, penso si potrebbe tornare al 50%. Per le ristrutturazioni edilizie «penso che potrebbe ritornare a una detrazione sul 50% per la prima casa. (corriereadriatico.it)

Adesso il governo, nella persona del vice ministro Leo, si rende conto che tutto il comparto dell'edilizia sta franando. Nessuno ha mai detto che il superbonus doveva essere infinitamente nel tempo. (Tiscali Notizie)

Dal 2025, in assenza di interventi da parte del governo, l'agevolazione edilizia scenderebbe al 36% (Open)