Terni in lutto per Sanderson, l’operaio morto dopo incidente sul lavoro
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Lutto e dolore per la tragica morte di Sanderson Mendoza; Terni, la città dell’acciaio, piange la prematura scomparsa dell’operaio che lavorava proprio nelle acciaierie per la Tapojarvi: bandiere a mezz’asta negli stabilimenti di Arvedi Ast e un minuto di silenzio osservato a mezzogiorno in tutti gli stabilimenti Tapojarvi sparsi nel mondo. Un minuto di silenzio anche durante il consiglio comunale di oggi 17 marzo, a 7 giorni di distanza da quel tragico 10 marzo, quando Sandro (così era chiamato da tutti Sanderson, ndr) è rimasto vittima del tragico incidente sul lavoro per la fuoriuscita di scorie incandescenti dal mezzo in cui si trovava. (TuttOggi)
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Dopo sei giorni di ricovero in ospedale è morto Sanderson Mendoza (per tutti Sandro) l’operaio di 26 anni dipendente della Tapojärvi rimasto gravemente ustionato il 10 marzo scorso in un incidente sul lavoro avvenuto nell’area del polo siderurgico ternano di AST. (Umbria TV)
Annuncio Pubblicitario Versa in condizioni gravi, in rianimazione, intubato e ovviamente con riserva di prognosi, il 26enne S.M. – per tutti ‘Sandro’ – nato a Terni da famiglia di origini ecuadoregne, rimasto coinvolto nella tarda serata di lunedì nell’incidente sul lavoro accaduto presso il polo siderurgico di Terni. (umbriaON)

Incidente nella serata di lunedì all’Ast di Terni. Un mezzo, denominato Klingher, adibito al trasporto delle siviere, con all’interno l’acciaio fuso, è andato a fuoco. Intanto li vigili del fuoco, intervenuti con due squadre, con 2 APS e due autobotti, oltre all’ufficiale di servizio e il carro nbcr, hanno spento le fiamme, che hanno distrutto il mezzo. (TuttOggi)
L’area dell’incidente all’interno dello stabilimento Ast di Terni è stata dissequestrata, ma la produzione nell’area a caldo resta bloccata. Gli operai incaricati del trasporto delle pajole, contenitori per l’acciaio fuso, si rifiutano di riprendere il lavoro, chiedendo interventi concreti sulla sicurezza, in particolare lungo la cosiddetta “rampa scorie”. (Umbria Journal il sito degli umbri)
Annuncio Pubblicitario Troppo gravi le ustioni di II e III grado riportate su quasi l’80% del corpo, troppo provato il suo pur giovane e sano organismo, dalle ferite e dalle infezioni che non gli hanno lasciato scampo. (umbriaON)