Gaza al collasso. Oltre 140 i morti nei bombardamenti delle ultime ore
Città del Vaticano Sono 143 i morti accertati a Beit Lahiya,nella Striscia di Gaza, in seguito a due distinti bombardamenti aerei israeliani avvenuti ieri. Tra le vittime anche molti bambini. Gravi le difficoltà per dare assistenza ai feriti – denunciano fonti sanitarie locali – a causa dell’arresto da parte dell’IDF di decine di medici durante i rastrellamenti avvenuti lo scorso fine settimana con lo scopo di catturare i miliziani di Hamas (Vatican News - Italiano)
Ne parlano anche altre fonti
Erano quasi due mesi che l’ex dama di Uomini e Donne Roberta Di Padua non appariva più sui social dal suo account ufficiale di Instagram che gestisce da otto anni. Ebbene, a quanto pare, adesso l’incubo è finito. (Tutto.TV)
Lo segnalano funzionari palestinesi, precisando che in un raid su Khan Younis hanno perso la vita almeno quattro persone, tra cui due donne e un bambino. Secondo i media palestinesi, almeno 143 persone sono state uccise negli attacchi israeliani a Gaza nella sola giornata di martedì 29 ottobre. (LAPRESSE)
Un cessate il fuoco sembra ancora lontano. Il capo del Mossad, David Barnea, dovrebbe guidare la delegazione di mediatori israeliani anche al prossimo tavolo negoziale in Egitto, dopo l’ultimo week-end di colloqui in Qatar. (RSI.ch Informazione)
Guerra in Medio Oriente Il capo della Cia Bill Burns ha discusso una nuova formulazione per un cessate il fuoco a Gaza e un accordo sul rilascio degli ostaggi in un incontro tenutosi domenica con le controparti israeliane e qatariote: una pausa di 28 giorni nei combattimenti, con Hamas che rilascia circa 8 ostaggi e Israele che rilascia decine di prigionieri palestinesi, secondo tre funzionari israeliani. (ilmessaggero.it)
Almeno 143 persone sono rimaste uccise ieri in raid israeliani nella Striscia di Gaza, 132 delle quali nel nord dell'enclave palestinese. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che cita fonti mediche all'indomani dell'operazione a Beit Lahiya (Civonline)
Giungono notizie di massacri a Jabaliya, Beit Hanoun, Beit Lahiya e di fughe massicce di popolazione palestinese verso sud, ma spesso le immagini disponibili sono solo quelle fornite dagli account ufficiali dell’esercito israeliano. (il manifesto)