Israele, Netanyahu farà ricorso contro il mandato d'arresto della Cpi
Il primo ministro dello Stato ebraico: "Mandati di arresto privi di fondamento" Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha deciso di fare ricorso contro i mandati d’arresto emessi contro di lui e contro l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant da parte della Corte Penale Internazionale (Cpi) per le accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra nel contesto del conflitto con Hamas a Gaza (LAPRESSE)
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Lo riferisce la stampa israeliana, chiarendo che la contestazione è stata inoltrata solo pochi minuti prima Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)
Il Ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot si è così espresso: “alcuni leader potrebbero godere dell’immunità dall’arresto da parte della Corte Penale Internazionale dell’Aia”. Dopo che Sudamerica ed Europa si sono espresse in maniera netta sulla scelta, definita sbagliata, pure un altro dei paesi più importanti in Europa dice la sua. (StrettoWeb)
La certezza è arrivata nella serata di ieri: in una dichiarazione congiunta il capo dell’Eliseo e il presidente americano Joe Biden hanno ufficializzato: “Gli Stati Uniti e la Francia lavoreranno con Israele e il Libano per garantire che questo accordo venga attuato nella sua interezza e fatto rispettare”. (Il Fatto Quotidiano)
«Non può esserci equivalenza tra il gruppo terroristico Hamas e lo Stato di Israele». (Secolo d'Italia)
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L'indiscrezione è stata poi confermata dall'ufficio di Netanyahu in una nota, secondo cui la richiesta di Israele alla Cpi è di sospendere i mandati di arresto nei confronti del primo ministro e Gallant in attesa dell'esito dell'appello. (Adnkronos)