Salvini ora dice che Italia non applicherà sentenza CPI: "Netanyahu qui benvenuto, non è criminale di guerra"
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Matteo Salvini ha rotto il silenzio e le esitazioni diplomatiche del governo Meloni e ha preso posizione netta sul mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano Netanyahu, tra gli altri. "Se venisse in Italia sarebbe il benvenuto", ha detto. "I criminali di guerra sono altri". (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri giornali
L'intervista di Euronews alla vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová dopo che Viktor Orbán ha annunciato che inviterà Benjamin Netanyahu nonostante il mandato di arresto della Corte penale internazionale PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Il mondo si interroga sul mandato di cattura internazionale spiccato dalla Cpi contro Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant per crimini di guerra, ma nel paese anche i più strenui oppositori del premier respingono l’equazione che assimila la posizione del loro capo di governo a quella dei terroristi di Hamas. (ilmessaggero.it)
"Inviterò il premier israeliano a venire in Ungheria, dove posso garantirgli che la decisione della Cpi non avrà alcun effetto", ha affermato Orban ai microfoni della radio ungherese. Budapest contesta la scelta della Corte Penale Internazionale e sceglie di invitare presto Benjamin Netanyahu in Ungheria. (il Giornale)
Il leader della Lega fa eco a Orbán e attacca: «È una scelta politica». Il premier ungherese: «Per Netanyahu qui garantisco la sicurezza» (Open)
LONDRA — «Troppo comodo per Netanyahu respingere il mandato di arresto accusando il tribunale dell’Aia di antisemitismo. Quel giudice non si è svegliato pensando “odio gli ebrei e voglio arrestare il loro premier”». (la Repubblica)
(Foto ANSA/SIR) La Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi) ha emesso un mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, e, con loro, per il capo dell'ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (meglio noto come Mohammed Deif). (Servizio Informazione Religiosa)