NVIDIA: cosa fare con le azioni dopo il crollo a Wall Street?

Le azioni NVIDIA ieri sono crollate del 9,5%, cancellando quasi 280 miliardi di dollari di capitalizzazione e trascinando con sé i titoli dei chip a Wall Street. Il VanEck Semiconductor ETF, che tiene traccia dei titoli dei semiconduttori, è sceso del 7,5% mettendo a segno la performance peggiore dal marzo del 2020. Le Borse ieri hanno perso terreno dopo che l'indice ISM manifatturiero ha riportato dati di agosto inferiori alle aspettative, sollevando timori sullo stato di salute dell'economia statunitense. (Investire.biz)

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I listini europei chiudono anche oggi in calo, guardando all’andamento zoppicante di Wall Street e al crollo della vigilia di Nvidia. Il colosso dei chip non trova, al momento, spunti per un vero rimbalzo, visto che è anche nel mirino dell’Antitrust, ma sembra orientata a fermare l’emorragia, mentre i listini americani, dopo una partenza debole, sono in cerca di una direzione. (FIRSTonline)

I ricavi trimestrali di Nvidia ora hanno segnato il + 122 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023, per un valore di 30 miliardi di dollari. Perché? Dietro c'è una valutazione di medio-lungo periodo sull'intero mercato dei chip per l'AI e sull'AI stessa (Agenda Digitale)

Sul SeDeX, la classifica ordinata per controvalore ha premiato soprattutto i prodotti speculativi, guidati dalla doppia di Leva 7 Long e Short emessi da Société Générale proprio sul Ftse Mib. (Milano Finanza)

Il titolo Nvidia è andato a picco a Wall Street nella seduta di martedì: con una perdita di quasi il 10%, il colosso dei chip e delle schede video diventati cruciali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ha lasciato sul terreno quasi 280 miliardi di dollari di capitalizzazione. (Il Fatto Quotidiano)

Per il terzo trimestre, quello in corso, le vendite sono stimate a 32,5 miliardi (con una variazione di del 2% circa), a loro volta oltre le attese. Il colosso americano dei semiconduttori ha anche riportato un utile di 16,59 miliardi di dollari, il 12% in più rispetto ai tre mesi precedenti e un rialzo del 168% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (Citywire Italia)

Meglio di tutti fa il Nasdaq, in crescita dell'1,12% a 17.753 punti. In rialzo i principali indici delle borse Usa dopo quasi un'ora e mezza di contrattazioni. (SoldiOnline.it)