Stellantis: azionisti USA fanno causa al gruppo dopo calo utili

Possibili guai per Stellantis in USA: alcuni azionisti americani hanno citato in giudizio il gruppo automobilistico perché li avrebbe “tratti in inganno” nascondendo l’aumento delle scorte e altri dati, prima di pubblicare i deludenti risultati finanziari relativi al primo semestre 2024 che hanno causato un calo del prezzo delle azioni. Secondo Reuters, che ha pubblicato per primo la notizia, la denuncia sostiene che Stellantis avrebbe gonfiato artificialmente il prezzo delle sue azioni per gran parte dell’anno formulando valutazioni “straordinariamente positive” su scorte, potere di determinazione dei prezzi, nuovi prodotti e margine operativo, quando invece le cose stavano andando diversamente. (SicurAUTO.it)

Su altri giornali

Sindacati e azionisti “contro” negli Stati Uniti e un “ritiro” in Australia. Stellantis, il colosso dell’auto nato dalla fusione tra FCA e PSA, e il suo Ceo Carlos Tavares devono fare i conti con il mondo anglofono. (Il Fatto Quotidiano)

Caduta in pieno ferragosto, questa notizia potrebbe essere passata inossservata ma è come una bomba nelò mondo dell'automotive: il CEO di Stellantis Carlos Tavares e la CFO Natalie Knight (quella de "troveremo una casa per la Maserati") sono stati citati in giudizio insieme a tutto il gruppo Stellantiis da un pool di azionisti americani del marchio dopo che è stata rivelata la pessima situazione dei conti nei primi sei mesi del 2024, che ha visto i ricavi scendere del 14% e gli utili del 48%. (Automoto.it)

In particolare il presidente dell'UAW, il sindacato dei lavoratori del settore automotive, Shawn Fain, dice chiaramente: "Il problema non sono i lavoratori, il problema è quest'uomo: Tavares. Dopo la class action che lo porterà presumibilmente davanti al giudice, Carlos Tavares deve affrontare un'altra bufera. (Torino Cronaca)

Tra l'altro, come emerso dalle accuse del sindacato americano Uaw, i timori sul presente e sul futuro di Stellantis hanno ormai assunto dimensioni internazionali, aspetto che rende sicuramente la situazione ancora più preoccupante». (il Giornale)

La causa, depositata il 23 luglio presso la Corte Suprema della Contea di Nassau, accusa le case automobilistiche di aver ostacolato la vendita delle concessionarie per “motivi illegittimi e pretestuosi”, tra cui possibili ritorsioni legate a una precedente controversia legale. (ClubAlfa.it)

Kiev distrugge un terzo ponte a Kursk. Mosca: "Preparano una nuova offensiva" Con la distruzione di un terzo ponte, Kiev amputa le possibilità di rifornimento russo nella regione. Secondo Mosca, Kiev sta prepaando un attacco in un'altra area (il Giornale)