OpenAI ha comprato a peso d'oro il dominio chat.com

OpenAI ha portato a termine una importante acquisizione che non riguarda brevetti né startup collegate all'intelligenza artificiale: è un dominio molto raro e prezioso come chat.com, che se ora viene digitato nella barra del browser porta diretto alla pagina iniziale di ChatGPT. Non è ancora chiaro quanto sia stato l'esborso complessivo, ma è molto probabilmente più alto di quanto pagato soltanto circa un anno fa dal precedente proprietario, che aveva investito ben 15 milioni di dollari. (WIRED Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’ha annunciato ieri su X Sam Altman, cofondatore e amministratore delegato di OpenAI, con un post laconico senza spiegare alcunché al riguardo. (TuttoTech.net)

Non è la prima volta che questo dominio fa capolino sul web. Secondo Techcrunch, è stato utilizzato per la prima volta nel settembre 1996 – quasi trent’anni fa. Lo scorso anno il co-fondatore e Cto di Hubspot ha speso 15,5 milioni di dollari per acquistarlo, prima di annunciare di averlo venduto quello stesso anno, senza tuttavia specificare l’acquirente. (Telefonino.net)

OpenAI continua a far parlare di sé, non solo per i progressi tecnologici nel campo dell'intelligenza artificiale, ma anche per le sue mosse strategiche. (Multiplayer.it)

ChatGPT prende casa e dominio grazie ai milioni di OpenAI

OpenAI è riuscita ad aggiudicarsi un dominio internet dalla storia illustre. Chat.com ora riposta a ChatGPT, la più famosa e usata AI generativa: cambiamenti in vista? (Lega Nerd)

Il primo, ai.com, ha fatto un giro strano: da OpenAI è passato, per un breve periodo, a xAI, la società di Elon Musk che sviluppa intelligenza artificiale. Poi, a luglio scorso, l'azienda guidata da Sam Altman se ne è appropriata nuovamente. (la Repubblica)

Pubblicità In precedenza, il dominio era stato acquistato da Dharmesh Shah, fondatore e CTO di HubSpot, che lo aveva comprato nel 2023 per 15,5 milioni di dollari. Qualche mese dopo, Shah aveva annunciato di aver rivenduto il dominio, senza però rivelare i dettagli della transazione o l’identità dell’acquirente. (macitynet.it)