Elly Schlein critica i centri in Albania: 'Fallimento clamoroso e spreco di risorse'
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"Giorgia Meloni si rassegni, i centri in Albania non funzionano e non funzioneranno, sono un clamoroso fallimento". Lo dichiara la segretaria Pd Elly Schlein. "Aumentano a dismisura le risorse pubbliche sprecate a causa dell'ostinata volontà del governo di non rispettare le leggi e le sentenze europee. Chiederemo di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione. Secondo le nostre stime, siamo ormai a oltre un miliardo di euro che poteva essere investito per assumere infermieri e medici nei reparti svuotati della sanità pubblica". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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Cambiando l’ordine degli addendi non cambia il risultato: tutti i 43 richiedenti asilo rinchiusi nel centro di Gjader, 35 del Bangladesh e 8 dell’Egitto, tornano liberi. (il manifesto)
Lo dichiara la segretaria Pd Elly Schlein. Chiederemo di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione. (Tiscali Notizie)
La Corte, inoltre, ha deciso di rimettere gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ponendo un quesito pregiudiziale: «Se il diritto dell’Unione Europea e, in particolare, gli articoli 36, 37 e 46 della Direttiva 2013/32/Ue, debbano essere interpretati nel senso che essi ostano a che un Paese terzo sia definito di origine sicuro qualora, in tale Paese, vi siano una o più categorie di persone per le quali non siano soddisfatte le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nell’allegato I della Direttiva». (Il Dubbio)
del Regolamento di procedura e 23 bis dello Statuto della Corte”, come si legge in un passo delle 25 pagine della sentenza. La Corte d’Appello di Roma – Sezione Persona, Famiglia, Minorenni e Protezione Internazionale – ha infatti sospeso il giudizio di convalida dei trattenimenti e rimesso “gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ai sensi degli artt. (Agenzia askanews)
I giudici della Corte di appello di Roma non hanno convalidato il trattenimento dei 43 migranti, cittadini egiziani e del Bangladesh, rimasti nel centro albanese di Gjadër. E hanno deciso di rinviare gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea. (Open)
"C'è grande stupore, perché a nostro avviso non c'è la necessità di aspettare il pronunciamento della Corte di giustizia europea". (QUOTIDIANO NAZIONALE)