Maria Campai uccisa "con inaudita violenza": l'esito dell'autopsia smentisce la versione del 17enne

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Maria Campai, la 42enne ritrovata morta nel giardino di una villetta il 26 settembre a Viadana (Mantova) a una settimana dalla denuncia di scomparsa, è stata brutalmente picchiata prima di venire strangolata e uccisa. È quanto è emerso dall'autopsia sul corpo della donna. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri giornali

VIADANA – Ha cercato disperatamente di difendersi, come dimostrerebbero i chiari segni di graffi sul volto e sulle braccia del presunto assassino. Il corpo della vittima è stato dissequestrato dopo l’esame autoptico e ora è in viaggio verso la Romania, Paese d’origine della donna, dove le sorelle Roxana e Loredana hanno deciso di riportarla. (Mantovauno.it)

Maria Campai: la salma della 42enne sta affrontando l'ultimo viaggio e rientra in Romania. Proseguono gli accertamenti di carabinieri e Procura. La 42enne Maria Campai sta affrontando il suo ultimo viaggio: in queste ore sta infatti facendo rientro in Romania, per la precisione nella cittadina di Turda, in Transilvania, dove verrà celebrato il funerale e dove troverà sepoltura. (Prima Mantova)

Il ragazzino, studente di un istituto tecnico che forma elettricisti, figlio di un operaio albanese, l'ha massacrata nel garage della sua famiglia a Viadana, una cittadina in provincia di Mantova. (il Giornale)

È stata violentemente picchiata e poi soffocata Maria Campai, la donna di 42 anni di nazionalità romena, il cui cadavere è stato trovato nel giardino di una villa abbandonata nel centro di Viadana (Mantova): è questo l'esito dell'autopsia durata oltre quattro ore che ha evidenziato tutta la violenza con cui lo studente di 17 anni, in carcere con l'accusa di omicidio volontario e premeditato e occultamento di cadavere, si sarebbe scagliato contro la donna. (L'Unione Sarda.it)

Così è morta Maria Campai, il cui cadavere è stato trovato nel giardino di una villa abbandonata nel centro di Viadana. L’autopsia sul corpo della donna – eseguita all’ospedale Carlo Poma di Mantova dal dottor Antonello Cirnelli, il medico legale incaricato dalla procura dei minori di Brescia – ha evidenziato tutta la violenza con cui lo studente di 17 anni – ora in carcere con le accuse di omicidio premeditato e occultamento di cadavere – si sarebbe scagliato contro la donna dop un rapporto intimo nel garage di casa trasformato in palestra. (Il Fatto Quotidiano)

“Eravamo d'accordo per 200 euro. Dunque, il movente sarebbe a detta del ragazzo di origini albanesi una richiesta di pagamento per il sesso troppo elevata. (Il Giornale d'Italia)