Le vittime collaterali di Stellantis: il collasso manda in crisi decine di aziende dell’indotto da Torino a Melfi. La Fiom: “Il peggio deve venire”
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Il collasso della produzione di Stellantis sta desertificando l’indotto italiano. Migliaia di dipendenti di decine di aziende che ruotano attorno all’ormai ex Fiat vivono di ammortizzatori sociali dalla cerchia di Torino fino a Melfi passando per Cassino, Atessa e Pomigliano d’Arco. Gli ultimi precipitati nell’incubo dell’instabilità sono i lavoratori della Sangritana, la società di trasporto merci su ferro controllata dalla pubblica Tua che si occupa di caricare i Ducato sfornati nello stabilimento vicino a Chieti: il calo dei volumi dei veicoli commerciali ha fatto scattare la cassa integrazione per 92 persone. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Sono voci insistenti e credibili quelle che indicano che a partire dal 1° ottobre prossimo lo stabilimento Stellantis di Termoli potrebbe vedere la fine della produzione dei propulsori benzina FireFly 1.0 e 1.3, attualmente realizzati nel settore 16 valvole. (Primonumero)
Sono passati tanti anni ma rimane l’abitudine di fare lavori di abbellimento delle nostre città che hanno anche lo scopo di coprire le tante criticità che quotidianamente riempiono le cronache di tutti i giornali d’Italia. (IlSudest)
«Se si continua così, di cassa integrazione si muore»: il coordinatore della Uilm Abruzzo Nicola Manzi interviene sulla crisi che sta interessando lo stabilimento Stellantis Atessa e, di conseguenza, tutto l’indotto e le fabbriche direttamente collegate a Stellantis, a seguito dell'ennesimo annuncio di cassa integrazione (fino al 29 settembre) e l’annuncio shock della ricerca di trasfertisti volontari per lo stabilimento Mirafiori a Torino (Il Centro)
È dal 31 luglio (lastratura e verniciatura dal 29), infatti, che le tute rosse non varcano gli ingressi uno e due dello stabilimento che ha fatto la fortuna del territorio a partire dagli anni Settanta. (ciociariaoggi.it)
Questo il quadro drammatico che emerge dalla fabbrica di viale Umberto Agnelli dopo la comunicazione dei giorni scorsi che ha prorogato al 16 settembre il rientro in fabbrica. (ilmessaggero.it)
I celebri motori FireFly di Stellantis potrebbero presto essere messi fuori produzione. Secondo indiscrezioni ritenute “insistenti e credibili” riportate da primonumero.it, se i piani saranno confermati, lo stabilimento di Termoli cesserà la produzione di questi motori, diretti discendenti dei motori FIRE, a partire dal primo ottobre. (ClubAlfa.it)