«Licenze, un bando tipo valido per tutta la costa». Operatori ormai rassegnati: niente più proroghe, le concessioni messe a gara

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
corriereadriatico.it INTERNO

ANCONA Poche ma di sostanza le indiscrezioni sulla bozza di Ddl che metterebbe praticamente a gara le licenze demaniali sulle spiagge e ottempera alla Direttiva europea Bolkestein. La prima è che il governo Meloni vuole risolvere il tutto entro la fine di questo mese ed è molto probabile che sarà martedì all’ordine del giorno del prossimo consiglio dei Ministri. La seconda, è che dal dialogo con la Commissione dell'Ue emerge che l’Italia non può costruire un sistema di proroghe. (corriereadriatico.it)

La notizia riportata su altri giornali

Una proroga “intelligente” L’intesa, come riporta “Il Sole 24 Ore”, raggiunta al termine di un vertice di maggioranza, prevede una proroga più lunga del previsto per i gestori, ma con un escamotage: i Comuni potranno anticipare le gare se lo riterranno opportuno. (Positanonews)

Soprattutto per le micro e piccole imprese che hanno offerto servizi in grado di valorizzare il territorio e i nostri litorali. Concessioni balneari prorogate fino a settembre 2027, ma senza prelazioni per gli imprenditori uscenti. (il Giornale)

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 2 settembre 2024 15:31:17 (Il Vescovado Notizie)

Il testo, di cui dà notizia Il Sole 24 Ore, prevede una proroga fino al 30 settembre 2027 per le concessioni già oggi in regime di proroga (la stragrande maggioranza) con l'obbligo di avviare le gare entro il mese di giugno dello stesso anno. (Today.it)

Dal vertice di maggioranza che si è svolto venerdì mattina sarebbe emersa una sostanziale intesa su un testo messo a punto dal governo, con il ruolo centrale del ministero degli Affari Ue, dopo il lungo negoziato con Bruxelles. (Il Sole 24 ORE)

Condizionale d’obbligo, visto il difficile confronto con Bruxelles che, sul tema, ha già aperto una procedura d’infrazione ed è pronta a darle seguito se l’Italia continuasse a violare la direttiva Bolkestein sulla concorrenza. (quotidianodipuglia.it)