Fermato un diciottenne per lo stupro di gruppo nell’ex Club 84 di Torino
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È stato arrestato da agenti della polizia ferroviaria del compartimento del Piemonte-Valle d'Aosta e del commissariato barriera Nizza di Torino uno dei presunti autori dello stupro di gruppo ai danni di una donna peruviana di 27 anni, avvenuto a metà ottobre all'interno dell'ex discoteca Club 84, vicino al centro del capoluogo piemontese. È un egiziano di 18 anni, rintracciato dagli investigatori anche grazie all'analisi dei video delle telecamere di sorveglianza e dei tabulati del telefono della vittima, che ha poi riconosciuto in lui uno dei suoi aggressori. (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
TORINO – E’ stato arestato uno dei presunti resposabili dello stupro di gruppo avvenuto al Parco del Valentino. Si tratta di un ragazzo di 19 anni, riconosciuto dalla vittima tra le foto segnaletiche che le sono state mostrate. (Quotidiano Piemontese)
Il giovane è gravemente indiziato della violenza sessuale di gruppo avvenuta nel rudere dell’ex Club 84 a Torino ai danni di una 27enne. (Fanpage.it)
Il racconto dell’orrore Li ha riconosciuti, ancora con il terrore negli occhi, quando è tornata al Valentino e i poliziotti hanno trovato quei ragazzi dentro il rudere dell’ex Club 84. E ha ritrovato il volto dei suoi stupratori anche nelle fotografie che ieri ha visto negli uffici della polizia ferroviaria: spuntano due sospettati per la violenza sessuale di gruppo della scorsa settimana al parco del Valentino. (Torino Cronaca)
Questa è la domanda che sale dall’abisso in cui deve trovarsi un padre a cui hanno stuprato la figlia. «Ma perché nessuno fa niente?» ha chiesto il papà della ragazza violentata da un branco di criminali nel parco del Valentino di Torino in una intervista concessa al Corriere. (Corriere della Sera)
Laura (nome di fantasia) aveva raccontato alla polizia di essere stata derubata del telefonino da un giovane nordafricano incontrato a Porta Nuova. Gli investigatori del commissariato Barriera Nizza hanno fermato un 19enne di nazionalità egiziana che era stato riconosciuto dalla vittima grazie ad alcune foto segnaletiche. (Corriere della Sera)
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