The Bad Guy 2, i nuovi episodi sono surreali, grotteschi, spietati. Un ritorno esplosivo

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Prime video L'archivio del boss latitante Suro, un prezioso scrigno di intercettazioni che svela legami compromettenti tra mafia e Stato, domina la scena nella seconda stagione di The Bad Guy. Questo strumento di potere, desiderato e temuto in egual misura, si trasforma in un catalizzatore di tensioni, avvicinando i protagonisti a un punto di non ritorno. L'archivio è una bomba a orologeria, pronta a esplodere e a ridefinire ogni equilibrio. (MYmovies.it)

La notizia riportata su altri media

Giulia Maenza sta per tornare nei panni dell’incredibile Teresa Suro nella serie Prime Video The Bad Guy 2. La incontriamo alla vigilia della release per un racconto che non passa attraverso parole altisonanti o dichiarazioni studiate ma attraverso un’aura di autenticità che la rende magnetica. (The Wom)

Il mondo della serie The Bad Guy (la seconda stagione su Prime Video dal 5 dicembre) non è il nostro. Tutto questo non va solo scritto ma anche poi girato, e farlo non è semplice, per questo servono sia gli storyboard che gli effetti visivi, come mostrano due video che abbiamo ricevuto, in esclusiva, dalla produzione. (WIRED Italia)

Stasi e Giancarlo Fontana. Al centro del racconto Nino Scotellaro, pubblico ministero siciliano con il volto di Luigi Lo Cascio che ha impegnato la sua vita alla lotta contro la mafia. (leggo.it)

“La mafia oggi è più sommersa e diffusa, dalla politica all’economia”. A dirlo all’Adnkronos è Luigi Lo Cascio, che torna nella seconda stagione di ‘The Bad Guy’, dal 5 dicembre su Prime Video, nei panni di Nino Scotellaro: un pubblico ministero siciliano che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro la mafia e che, improvvisamente, viene accusato di essere un mafioso. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

The Bad Guy 2, su Prime Video una seconda stagione all'insegna di un continuo gioco di ribaltamento di ruoli, dove i nemici e gli alleati si confondono (Vogue Italia)

Nella puntata finale della prima stagione, dal titolo “al·lor·quàn·do”, la carneficina messa in atto dai clan mafiosi per scovare il nascondiglio di Suro rende chiaro al pubblico ministero Nino Scotellaro che per catturare il boss serve agire più da mafioso che da magistrato. (Rai Storia)