Crisi in Germania, Scholz sostituisce i ministri. Steinmeier: “Non è la fine del mondo”
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Dopo il “licenziamento” del ministro delle Finanze Christian Lindner, il cancelliere Scholz ha cambiato squadra di governo sostituendo i due ministri liberali in uscita e si è confrontato con il capo dell'opposizione, il cristiano-democratico Friedrich Merz, sulla data di nuove elezioni. Da riassegnare c'erano le caselle di due ministeri affidati ai liberali che si sono ritirati dal governo. Il … (La Stampa)
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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha deciso di nominare Joerg Kukies, il suo ex consigliere economico, all’incarico di ministro delle Finanze, al posto del liberale Christian Lindner, sollevato dal suo incarico mercoledì sera dallo stesso Scholz dopo mesi di pesanti scontri interni alla coalizione “semaforo” tedesca (composta da socialisti, verdi e liberali). (Il Fatto Quotidiano)
Dopo il licenziamento del liberale Christian Lindner dall’incarico di ministro dell’Economia e la sua sostituzione con Joerg Kukies, è crisi di Governo. Per il cancelliere Olaf Scholz è arrivato il momento di incontrare il leader dell’opposizione, Friedrich Merz (CDU): l’obiettivo è stilare un cronoprogramma su come procedere fino a nuove elezioni, come anticipato da Der Spiegel. (Virgilio Notizie)
Bruxelles – Alla fine non è bastato il tentativo di equilibrismo del cancelliere tedesco Olaf Scholz per tenere insieme la sua maggioranza di governo. (EuNews)
La crisi interna alla maggioranza costringe Olaf Scholz a ritardare la partecipazione al vertice europeo a Budapest. Il defenestrato Christian Lindner sarà sostituito dal sottosegretario nel cancellierato Jörg Kukies, consigliere finanziario e suo stretto collaboratore. (Il Fatto Quotidiano)
“La nostra Costituzione ha previsto disposizioni per l’eventualità che si è verificata ora", ha aggiunto Steinmeier, "la fine di una coalizione non è la fine del mondo, è una crisi che dobbiamo lasciarci alle spalle”, ha rassicurato i cittadini tedeschi. (il Giornale)
I liberali, e soprattutto il loro leader, Christian Lindner, fino a ieri ministro delle finanze, hanno condizionato il governo del cancelliere Scholz insistendo su un’applicazione rigida della legge sul «freno al debito», una norma che di fatto non consente spese in deficit, neppure per investimenti pubblici. (Corriere della Sera)