Teatro Massimo, 'primo' giorno per il sovrintendente Betta: 'Grazie per la fiducia'

Marco Betta è ufficialmente il 'nuovo' sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo. Con l'arrivo del decreto del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ratifica la nomina in... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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«È un passo nuovo, sia pure nella concorde continuità». Sono le parole del ministro della Cultura Alessandro Giuli commentando la riconferma di Marco Betta a sovrintendente del Teatro Massimo. (Giornale di Sicilia)

Sarà interessante vedere se Zeynep continuerà a difenderlo o se le sue convinzioni vacilleranno. E come non rimanere coinvolti nella crescente ansia di Nuh per la sicurezza della sua adorata Cemile? I dubbi su Mehdi, l’ex meccanico dal passato inquietante, aggiungono un ulteriore strato di tensione. (SofiaOggi.com)

«La riconferma del maestro Marco Betta alla sovrintendenza del Teatro Massimo rappresenta un importante segno di continuità per una gestione che, negli anni, si è dimostrata di altissimo livello, contribuendo a rafforzare il prestigio e l’autorevolezza di questa istituzione, simbolo della cultura e dell’arte non solo siciliana, ma anche nazionale e internazionale. (Regione Sicilia)

Betta al Teatro Massimo: la stagione inizia col sovrintendente. In edicola lo speciale di Repubblica

Presieduto dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, il Consiglio include l’avvocato Federico Ferina, rappresentante del Comune di Palermo; Daniele Anselmo, docente di Filosofia del Diritto e designato dal Ministro Alessandro Giuli; il giornalista Gaspare Borsellino, indicato congiuntamente dal Comune e dalla Regione Siciliana; e l’imprenditrice Marcella Cannariato, scelta dal presidente della Regione Renato Schifani. (Telesud)

Una scelta all'unanimità dal Consiglio di indirizzo presieduto dal sindaco. La nomina del compositore dopo quella di Valerio Santoro che arriva a Palermo Marco Betta, il sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo (Balarm.it)

Una carriera politica vivace e variegata, sebbene la deputata regionale rivendichi (quasi del tutto a ragione) di non essere mai uscita dai confini del centrodestra siciliano. Ma all’interno dei confini c’è un po’ di tutto, nella storia politica dell’isola. (La Repubblica)