Giovanni Pillitteri morto a 52 anni sulle Dolomiti: la gioia della vetta e poi la caduta
Un’altra tragedia della montagna. Questa volta a fare da teatro sono le Dolomiti e le Tre Cime di Lavaredo al confine tra Auronzo di Cadore e Dobbiaco, tra le più belle vette italiane, a circa 3mila metri di altezza e mirabilmente erette sopra il lago di Misurina. Un alpinista, Giovanni Pillitteri di 52 anni di Padenghe sul Garda, è morto precipitando per 700 metri dalla vetta Ovest via delle Tre Cime di Lavaredo. (IL GIORNO)
Su altri giornali
La vittima, G.P., di 52 anni, è precipitato per 700 metri. L'uomo, arrivato sulla vetta, si era tolto lo zaino e stava facendo una pausa quando ha perso l’equilibrio, cadendo sui ghiaioni alla base della parete nord. (TGR Lombardia)
Si chiamava Giovanni Pillitteri, l'uomo di 52 anni che è morto ieri, mercoledì 30 ottobre, in un tragico incidente in montagna sulle Tre Cime di Lavaredo. Alpinista esperto, da oltre dieci anni svolgeva scalate di ogni tipo e soprattutto in ogni luogo. (Fanpage.it)
Un alpinista è morto precipitando mentre partecipava ad un'ascensione insieme ad altri compagni sulla Cima Ovest delle Tre Cime di Lavaredo, sul versante altoatesino (2.973 metri). L'incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno. (Trentino TV)
Il corpo è stato recuperato dal Suem 118 e dal Soccorso alpino. Dalle prime informazioni, l’uomo si trovava in cordata con altre persone quando è precipitato, intorno alle ore 11.00. (tviweb)
La vittima è Giovanni Pillitteri, scalatore esperto di 52 anni originario di Padenghe sul Garda. L'uomo aveva risalito la via normale insieme ad altre quattro persone. È scivolato ed è precipitato per circa 700 metri dalla vetta Ovest delle Tre Cime di Lavaredo, sulle Dolomiti bellunesi, poco dopo avere raggiunto la cima, morendo sul colpo. (brescia.corriere.it)
Pillitteri, insieme a quattro compagni di escursione, aveva appena raggiunto la cima lungo la via normale: dopo aver tolto gli zaini, il gruppo si era fermato per una breve pausa, quando l’uomo è improvvisamente scivolato, precipitando nel vuoto. (Il Fatto Quotidiano)