Dopo annullamento presidenziali, proteste simboliche ai seggi

La domenica che doveva segnare l'esito delle presidenziali romene e che è coincisa con il Giorno della Costituzione per il Paese, è stata l'occasione per le dichiarazioni fortemente critiche dei due candidati al ballottaggio, Calin Georgescu e Elena Lasconi, che dopo l'annullamento del primo turno hanno auspicato che presto i romeni possano tornare a esercitare i loro diritti. Se da una parte il candidato sovranista Georgescu, su cui pendono le ombre di un finanziamento esterno della campagna, ha auspicato che si passi a breve di nuovo a un secondo turno, annullando la decisione dell'Alta Corte, dall'altro Lasconi, che ha guidato il fronte filo-Ue, ha dichiarato che si candiderà ancora anche se le elezioni dovessero essere ancora annullate. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

A seguito della pubblicazione di alcuni documenti segreti dell’intelligence, che mettevano in luce finanziamenti illeciti e la presenza di un “attore statale straniero”, la Corte costituzionale ha deciso di cancellare le elezioni e ripeterle da capo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I partiti pro europei della Romania si sono messi d'accordo per formare un governo di coalizione che escluda la destra e sostenga un unico candidato in vista della ripetizione delle elezioni presidenziali I partiti romeni dalle posizioni più vicine a quelle europee hanno raggiunto un accordo per formare un governo di coalizione. (Euronews Italiano)

È questo lo scenario che si sta concretizzando in Romania, nazione ancora sotto choc per l’annullamento del… E di stabilizzare il Paese, con un governo di unità nazionale, in uno dei momenti più difficili e delicati della sua recente storia democratica, anche in vista della ripetizione delle elezioni presidenziali. (Il Piccolo)

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Parliamo dalla Romania. E facciamo senza ipocrisie. Perché quanto successo in un Paese democratico, membro dell’Unione Europea e della Nato, è qualcosa di davvero incredibile. (Nicola Porro)

Le cause ufficiali parlano di problemi legati a TikTok e alla diffusione che il candidato vincente Georgescu sarebbe riuscito a ottenere tramite la piattaforma cinese, ma i motivi della Corte Costituzionale sono stati resi pubblici, e di accuse effettivamente illegali non c’è traccia. (Radio Radio)

Con una decisione senza precedenti, la Corte costituzionale romena ha annullato le presidenziali per sospette ingerenze russe a favore del sovranista Călin Georgescu, arrivato primo al primo turno. Tra forti divisioni interne, la Romania si prepara a rivotare in primavera (Osservatorio Balcani e Caucaso)