Hiv, le cure funzionano ma 'servono test su test'. L'intervista all'infettivologo Stefano Vella
L’invito dell’infettivologo Stefano Vella è a velocizzare le diagnosi, perché le terapie antiretrovirali ormai sono molto efficaci sia per garantire aspettative di vita ordinarie sia per azzerare le possibilità di contagio. “Gran parte del problema sta nello stigma e nella criminalizzazione delle persone con Hiv. Oggi l’Aids è una malattia gestibile, serve conoscerla e monitorarsi” (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri media
Il Lenacapavir, un farmaco antivirale a lunga durata d'azione da iniettare due volte all'anno, permette di abbattere del 96% il rischio di contrarre l'HIV, il virus che provoca l'AIDS. Offre una protezione ancora più efficace di quella garantita dalla PrEP, la profilassi pre-esposizione che consiste nell'assunzione orale giornaliera di farmaci anti-HIV da parte di persone HIV-negative a rischio di contrarre l'infezione. (Focus)
L’infezione da l'HIV continua a rappresentare ancora oggi, anche in Italia, una sfida importante. É necessario promuovere l’accesso al test, favorire la prevenzione dell’infezione da HIV e delle malattie sessualmente trasmesse, assicurare a tutte le persone che vivono con l’infezione terapie efficaci ben tollerate nel tempo ed esplorare possibili percorsi di cura definitiva. (IRCCS Ospedale San Raffaele)
Dalla nuova frontiera del Lenacapavir alla PrEP, la strada per combattere il virus passa ancora per la prevenzione. Ne abbiamo parlato con il virologo Carlo Federico Perno, direttore del comitato scientifico del centro africano di ricerca sull’Aids (Open)
Proprio per questo il team di Evoluzione e Trasmissione Virale dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, diretto dalla dottoressa Gabriella Scarlatti, ha recentemente avviato uno studio clinico di Fase 1 per testare la sicurezza e l’efficacia immunitaria di nuovo vaccino terapeutico HIVconsvX. (Adnkronos)
La verità, però, è che gli scienziati ci stanno lavorando senza mai arrendersi. Perché se i trattamenti antiretrovirali riescono a bloccare la moltiplicazione dell’HIV – quindi la progressione verso lo stadio dell’AIDS e le sue complicanze – non riescono ad eliminare l’intruso che si rifugia nelle “cellule serbatoio” sparse nel corpo. (Il Fatto Quotidiano)
Oggi il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) fa meno paura che in passato, grazie alla straordinaria attività della ricerca e a una sempre maggiore consapevolezza, ma continua a rappresentare una sfida importante per la sanità. (Prima la Martesana)