Cittadinanza ai migranti, le coalizioni sparigliate

La notizia di queste ore è che i promotori del referendum che si propone di accorciare a cinque anni la possibilità per gli immigrati regolari, di diventare cittadini italiani, hanno raccolto 500mila firme: Riccardo Magi e Benedetto della Vedova di +Europa hanno insomma già raggiunto il numero sufficiente di adesioni, adesso continueranno a raccoglierle fino al 30 settembre e poi il quesito verrà sottoposto al giudizio della Cassazione e della Corte Costituzionale e - se dichiarato ammissibile - andremo a votare in primavera. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altri giornali

Diecimila accessi ogni ora. Oggi che le 500mila firme ci sono tutte e che il quesito è pronto ad essere passato al vaglio di Cassazione e Consulta, sembra evidente quanto la possibilità di sottoscrivere il referendum nella comodità della propria casa, con appena qualche click, sia stata fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo. (ilmessaggero.it)

Oltre 500mila firme, il numero che serve per raggiungere il quorum, sono state depositate presso gli organi deputati. Ma perché si è tornati a parlare di Referendum sulla Cittadinanza? L’iniziativa, partita da Riccardo Magi di +Europa, ha avuto una vasta eco e ha trovato in fretta i numeri necessari per poter essere portata all’attenzione della Consulta. (Italia Oggi)

Il 2025 sarà l’anno dei referendum, a meno che non si abbia la caduta del governo, cosa certamente auspicata dai proponenti dell’abrogazione della legge sulla autonomia differenziata; della riduzione a cinque anni di residenza continua in Italia per l’acquisizione della cittadinanza, dai dieci anni attualmente previsti; della revisione del Jobs Act, quanto alla disciplina del contratto a tutele crescenti, del contratto a termine, della indennità di licenziamento nelle piccole-medie imprese; nonché alla estensione della responsabilità solidale per infortuni sul lavoro negli appalti. (Nicola Porro)

Referendum sulla cittadinanza, raggiunte 500 mila firme: cos'è, cosa dicono i partiti, e cosa succede ora

La riforma del voto in condotta, che rende più facile l’assegnazione di un’insufficienza che comporta la bocciatura (mentre con il 6 si verrà rimandati a settembre). La richiesta di referendum sulla concessione della cittadinanza italiana, che in pochi giorni ha raggiunto e superato le 500.000 firme necessarie alla sua presentazione. (Corriere della Sera)

Ecco tutti i passaggi. C’è poi l’ultimo scoglio: il superamento del quorum del 50% degli elettori. (Il Sole 24 ORE)

Le 500mila firme, necessarie secondo la legge, sono state raggiunte a pochi giorni dalla scadenza dei termini: 30 settembre. Il traguardo è stato tagliato grazie alla regia del comitato promotore, guidato da Riccardo Magi, segretario di +Europa, che ha festeggiato davanti a Montecitorio. (Corriere della Sera)