Siena, la protesta dei lavoratori contro la chiusura della Beko: «Non ci arrendiamo»

I lavoratori Beko alzano la voce, sfilando per le vie del centro storico di Siena. Duecento persone hanno preso parte al corteo di protesta contro la chiusura dello stabilimento di viale Toselli, comunicata dalla società turca. Una marcia scandita da cori per la difesa del lavoro e in risposta alla proprietà: «La gente come noi non si arrende mai», gridano i lavoratori. Il primo passo per contrastare una decisione che a fine 2025 lascerà senza occupazione 299 persone. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Dalle prime ore di questa mattina, centinaia di lavoratori di Cassinetta di Biandronno hanno occupato la fabbrica e sono scesi in piazza annunciando sciopero a oltranza fino al prossimo tavolo governativo convocato per il 10 dicembre. (La Stampa)

Il presidente Eugenio Giani si recherà alle 15.30 di venerdì 22 novembre davanti ai cancelli dello stabilimento della Beko a Siena per parlare coi lavoratori. (Toscana Notizie)

Questo non lo accetto”. Così il sndaco di Siena, Nicoletta Fabio, durante la manifestazione dei lavoratori dello stabilimento senese di Beko Europe che si è svolta questa mattina, giovedì 21 novembre, per le strade del centro storico, con un passaggio anche di fronte a Palazzo Pubblico, sede del Comune di Siena. (SIENA FREE)

Beko Europe, stop a 2 siti e oltre 1.935 esuberi in Italia. Ecco il piano della multinazionale

Aguzzi: “Piano industriale presentato dalla Beko al MIMIT irricevibile, saremo parte attiva nella trattativa” (REGIONE MARCHE)

Di Redazione | 21 Novembre 2024 alle 11:05 Queste le parole del sindaco di Siena Nicoletta Fabio che si è commossa incontrando stamani circa 200 lavoratori di Beko, in Piazza del Campo, di fronte a Palazzo Pubblico. (RadioSienaTv)

Entro il 2025 è previsto lo stop per gli stabilimenti di Siena dove vengono prodotti congelatori e di Comunanza (Ascoli Piceno), da cui escono le lavatrici, oltre a un ridimensionamento della fabbrica di Cassinetta (Varese) e alla chiusura del centro di ricerca e sviluppo di Fabriano. (Il Sole 24 ORE)