Toti. La sovranità del popolo cede il passo a quella delle procure

La vicenda di Giovanni Toti non è più e forse non è mai stata una vicenda puramente giudiziaria, su cui dividersi fra giustizialisti e garantisti – non sono opposti estremismi, poiché garantista è la nostra Costituzione ed essere garantisti significa condividere lo spirito fondante della Repubblica. La vicenda interroga molto più in alto la separazione dei poteri che non può mai tradursi in prevaricazione dell’uno sull’altro, come ho scritto qualche volta e come in questi giorni hanno ripetuto, molto più autorevolmente, il professor Sabino Cassese (con un parere a supporto della difesa di Toti) e il professor Giovanni Fiandaca (con un’intervista a Ermes Antonucci per il Foglio). (Buttanissima Sicilia)

Su altri media

I rappresentanti del Movimento 5 Stelle non potranno incontrare il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti , agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso con le accuse di corruzione e falso.... (Virgilio)

Con una piccola differenza: il primo non è nemmeno rinviato a giudizio, è stato arrestato il 7 maggio scorso e siccome per il Gip e per il tribunale del Riesame potrebbe reiterare il reato(escluso l’inquinamento delle prove e la possibilità di fuga) o si dimette dal ruolo in cui lo ha eletto il popolo ligure oppure resta a casa . (Secolo d'Italia)

Che i magistrati rimproverino a Giovanni Toti di rimanere ai domiciliari «in quanto ha dimostrato di non aver compreso appieno la natura delle accuse» ci pare un fatto senza precedenti. (Tempi.it)

Manifestazione del campo largo contro Toti, c'è la piazza: sarà a De Ferrari giovedì pomeriggio

Liguria. La giudice per le indagini preliminari ha autorizzato gli incontri chiesti dal presidente della Regione ai domiciliari, Giovanni Toti, con esponenti politici della sua maggioranza. Via libera, dunque, ai colloqui con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e a quelli con i due fedelissimi di Toti, gli assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola. (IVG.it)

La piazza fermata dal centrosinistra è quella di De Ferrari, nel cuore della città, ma i progressisti hanno accusato palazzo Tursi di non voler concedere il suolo. (Primocanale)

La manifestazione del “campo largo” con la maggior parte dei leader nazionali per chiedere le dimissioni del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio, è confermata per giovedì pomeriggio, dalle ore 18 in poi, e il luogo dovrebbe con ogni probabilità essere piazza De Ferrari, secondo le autorizzazioni che la Questura di Genova ha concesso agli organizzatori, in primis al Partito Democratico. (La Repubblica)