Sciopero generale, le voci dei lavoratori dal corteo di Milano: “Lo facciamo per i nostri figli, coi nostri stipendi qui non si vive”

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Il Fatto Quotidiano SALUTE

“Oggi sciopero, rinunciando a un giorno del mio stipendio, per dare un futuro ai miei figli”. Paola è una lavoratrice di un grande supermercato del Milanese. Nel suo settore le paghe base partono da 1050 euro al mese per 40 ore. E lo stipendio è bloccato da anni. Per questo oggi ha scelto di scendere in piazza a Milano insieme a migliaia di lavoratrici e lavoratori per aderire allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Quando l’apertura dell’imponente corteo era in vista di piazza Garibaldi, la conclusione stava muovendo i primi passi da Piazzale Cesare Battisti: quasi un chilometro di distanza, che tradotto in presenze significa migliaia di persone, oltre cinquemila per i sindacati, espressione di diverse istanze, appartenenze ed anche generazioni. (Corriere della Sera)

Nessun ripensamento sui tagli di organico programmati nella scuola per docenti e ATA. È un feroce taglio programmato del potere d'acquisto. (FLC CGIL)

In caso di annullamento, a seguire troverai le informazioni per effettuare eventuali cambi o richiedere il rimborso. (Piccolo Teatro)

Cgil e Uil ne erano ben consapevoli e alla vigilia dello sciopero generale di oggi, mentre impazzava la polemica sulla sospensiva chiesta da Sgb e Cub respinta dal Tar, già ieri sera i vertici delle due confederazioni avevano la consapevolezza che og… ROMA. (La Stampa)

Il coinvolgimento del settore scolastico nel "braccia" incrociate del 29 novembre è stato confermato attraverso una nota dal sindacato Flc Cgil che ha annunciato l’astensione dal lavoro per l’intera giornata di tutto il personale del comparto "Istruzione e Ricerca" e dell’area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali. (MilanoToday.it)

Il ricorso di Cgil e Uil era stato presentato questa mattina al Tar del Lazio. Il presidente della terza sezione del Tar ha respinto il ricorso d'urgenza presentato contro la precettazione firmata da Matteo Salvini. (il Giornale)