Omicidio Giulia Cecchettin, chiesto l'ergastolo per Filippo Turetta. Il pm: «Gettò il suo corpo come un rifiuto, aveva gli strumenti culturali per agire diversamente»
«L’imputato aveva tutte le possibilità e gli strumenti culturali per scegliere… andava a scuola, si è diplomato bene, si stava per laureare, non è tra chi non ha mai avuto una chance o ha conosciuto la sopraffazione… Chiedo che l’imputato venga condannato alla pena dell’ergastolo. Non chiedo l’isolamento diurno». Così il pm Andrea Petroni ha concluso la sua requisitoria al processo contro Filippo Turetta, il ventitreenne di Torreglia (Padova) accusato di aver ucciso l’11 novembre dello scorso anno Giulia Cecchettin, la sua ex. (Corriere della Sera)
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Giulia deve convincersi che ha fatto bene a rompere con Filippo. È il 31 luglio dello scorso anno e verga un memorandum che ieri il pm Andrea Petroni ha in parte letto: «Si lamentava quando mettevo meno cuori del solito; necessitava di messaggi molte volte al giorno; ha idee strane riguardo al farsi giustizia da soli per i tradimenti, alla tortura, robe così; quando lui ha voglia tu non puoi non averne se no diventa insistente; non accetta le mie uscite con la Bea e la Kiki; tendenzialmente i tuoi spazi non esistono; lui deve sapere tutto, anche quello che dici di lui alle tue amiche e allo psicologo; durante le litigate dice cattiverie pesanti e quando l’ho lasciato mi ha minacciato solo per farmi cambiare idea... (Corriere della Sera)
Così Andrea Turetta, fratello di Filippo, ha parlato domenica a «Zona Bianca», programma condotto da Giuseppe Brindisi su Rete 4, raccontando di essere andato in prigione a Verona dal fratello maggiore, omicida reo confesso di Giulia Cecchettin. (Corriere della Sera)
Il processo per il femminicidio di Giulia Cecchettin ha raggiunto un momento cruciale nella giornata di lunedì 25 novembre, quando, durante la Corte d’Assise di Venezia, sono state avanzate le richieste delle parti civili. (Virgilio Notizie)
Davanti alla corte d'Assise di Venezia la requisitoria della procura per l'assassinio della ragazza uccisa con 75 coltellate, nel novembre 2023. Per il 23enne chiesto il carcere a vita con l'accusa di omicidio volontario. (Il Fatto Quotidiano)
«È stato meglio che non sia venuto mio figlio Gino. Il pm Andrea Petroni ha appena formulato la richiesta della pena dell'ergastolo, lo ha fatto dopo una requisitoria durata due ore e mezza: ricostruzione del delitto e della morsa di controllo e di orrore che lo ha preceduto. (Il Mattino di Padova)
Il pm Andrea Petroni è pronto a chiedere l’ergastolo per Filippo Turetta, imputato per omicidio volontario pluriaggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Un omicidio che ha scosso l’Italia riportando al centro della discussione il tema del patriarcato. (Il Sole 24 ORE)