Sharon Verzeni, tre persone sulla scena del delitto. Per gli investigatori l’uomo in bici è il testimone chiave

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TERNO D’ISOLA (Bergamo) Si scoperchiano 120 tombini, si setacciano i cespugli, quattro ore vengono dedicate alla perlustrazione del torrente Buliga e della zona verde attorno a via Rota, distante poche centinaia di metri dal punto in cui il 30 luglio è stata uccisa Sharon Verzeni. Il parco «potrebbe essere stato il punto di fuga dell’assassino», spiega il sindaco di Terno Gianluca Sala. A un mese dall’omicidio della barista di 33 anni si cerca il coltello con cui è stata colpita, i dodici reperti (lame e cocci di bottiglia) spediti al Ris nell’immediatezza dell’aggressione non sono l’arma del delitto. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sono le parole di Gianluca Sala, il sindaco del comune della provincia di Bergamo in cui è stata uccisa a coltellate Sharon Verzeni, nella notte tra il 29 e 30 luglio scorsi, che poi sottolinea: “Chi ha ucciso la 33enne non può essere interno al paese". (IL GIORNO)

In via Castegnate, teatro dell’omicidio, e nelle strade vicine sono in corso da questa mattina le ricerche dei carabinieri, con la collaborazione dei volontari del Mu. “Terno d’Isola è un paese tranquillo, cittadini violenti qui non ce ne sono, è un paese vivo e in questo momento subisce una situazione che non gli appartiene”. (Civonline)

Le operazioni sono iniziate verso le 8 di oggi (mercoledì 28 agosto) con la partecipazione di personale specializzato: i militari stanno utilizzando i metal detector e il magnete per trovare l’arma usata per uccidere la barista (un coltello da cucina o un pugnale, secondo quanto emerso dall’autopsia), ma sono anche alla ricerca di ad altre possibili tracce, sue e del suo omicida. (BergamoNews.it)