Sangiuliano promette battaglia: a posto con la coscienza, ora partono le querele. Coi miei legali farò l'avvocato di me stesso

Per saperne di più:
Ponte sullo Stretto

Dopo giorni di speculazioni e stillicidio mediatico sono arrivate le dimissioni. Gennaro Sangiuliano ha rinunciato alla poltrona di ministro della Cultura con una lettera alla premier Giorgia Meloni nel tardo pomeriggio di ieri: «Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di governo» – ha asserito l’ex ministro – ma le «mie dimissioni sono irrevocabili», scrive l’ex direttore del Tg2 ringraziando la leader di Fratelli d’Italia «per avermi difeso». (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

A Cernobbio è il giorno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che in mattinata è arrivata al Forum Teha. (ilmessaggero.it)

Dopo giorni di polemiche sulla querelle lanciata via social dall'imprenditrice Maria Rosaria Boccia il ministro della Cultura Sangiuliano ha rassegnato le sue "dimissioni irrevocabili" con una lettera alla premier Meloni, a distanza di qualche ora dal nuovo post dell’imprenditrice campana ("time to time... (Tiscali Notizie)

Finisce così, in una tiepida giornata di inizio settembre, l’estate rovente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, giunto ad un passo dal giro di boa dei due anni alla guida del ministero e con una fulgida carriera politica nel suo futuro. (Giornale di Sicilia)

Sangiuliano: “Torno in Rai ma non voglio un posto di rilievo, cercherò un ruolo laterale. C’è troppo accanimento nel mondo del potere”

Qual è stata la sua reazione di scrittore di fronte a quella scena di lacrime e contrizione pubblica fatta da Gennaro Sangiuliano al Tg1?«Come tutti gli italiani, sono attratto dagli scandali. E poi gli scandali di natura sessuale sono sempre u… (La Stampa)

CERNOBBIO – Giorgia Meloni si presenta qui, tra gli stucchi di Villa d’Este, con lo scalpo del dimissionato Gennaro Sangiuliano, un nuovo ministro della Cultura appena nominato, Alessandro Giuli, e con un messaggio che il grosso delle imprese che l’ascolta (e in più occasioni l’applaude) si attende: stabilità. (la Repubblica)

“Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato, tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. C’è troppo accanimento nel mondo del potere”. (Il Fatto Quotidiano)