Stipendi bassi e pochi investimenti: la scuola italiana penalizza i docenti, fanalino di coda in Europa. I dati del rapporto Svimez

Stipendi bassi e pochi investimenti: la scuola italiana penalizza i docenti, fanalino di coda in Europa. I dati del rapporto Svimez Di L’Italia si posiziona all’ultimo posto tra le principali economie europee per investimenti nell’istruzione, spendendo meno della media OCSE e UE. Secondo il Rapporto Svimez 2024, nel 2021 la spesa italiana in istruzione si attestava al 4% del PIL (3,7% escludendo la spesa in ricerca e sviluppo), contro una media OCSE del 5% e UE del 4,4%. (Orizzonte Scuola)

La notizia riportata su altre testate

Su 11,3 miliardi di fondi in dotazione ai comuni meridionali (rispetto ai 26,8 mld che rappresentano il totale delle risorse a disposizione del comparto comunale per interventi di carattere infrastrutturale), i sindaci del Sud sono riusciti “a mobilitare una quota di risorse in linea con gli obiettivi del Piano” e al 31 luglio 2024 solo 1,7 miliardi sono riconducibili a progetti non avviati effettivamente in ritardo. (Italia Oggi)

"Per il Mezzogiorno è necessaria una visione strategica. Serve una strategia mirata che poggi su due gambe. (Tiscali Notizie)

È questo il quadro in chiaroscuro che emerge dal nuovo rapporto SVIMEZ, lo studio che dal 1974 raccoglie ogni anno i principali indicatori e gli andamenti dell’economia del Meridione in numerosi settori chiave, tra cui industria, edilizia, terziario, credito, finanza pubblica, infrastrutture e trasporti. (SicurAUTO.it)

Il Mezzogiorno cresce ancora, ma meno dell’anno scorso. Pesa la crisi dell’automotive

Questo quanto emerge dal 51esimo Rapporto Svimez presentato oggi a Roma, nell’Aula magna della Pontificia Università Gregoriana Luci e ombre evidenziate nel rapporto presentato oggi a Roma. Al Sud senza decontribuzione sono a rischio 25mila posti di lavoro (isnews.it)

Nel Mezzogiorno, malgrado anni di passi in avanti spinti dal settore delle costruzioni, resteranno i problemi mai risolti: disoccupazione, lavoro povero e precario, scarsi servizi. Anche la fase di crescita dell’occupazione, peraltro, è stata accompagnata da una … (Il Fatto Quotidiano)

Nel 2024, il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9 per cento contro +0,7 per cento. Si riduce tuttavia sensibilmente lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023, quando il Pil del Sud era cresciuto quasi un punto percentuale sopra la media del Centro-Nord. (Orticalab)