Netanyahu: «Chi uccide gli ostaggi non vuole un accordo»

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso dolore per la morte di sei ostaggi, affermando che le uccisioni dimostrano che Hamas non vuole un accordo di cessate il fuoco. Il capo del governo di Israele ha dichiarato di avere il cuore spezzato per la morte di sei dei prigionieri israeliani del movimento estremista palestinese, rapiti il 7 ottobre scorso. Netanyahu ha accusato Hamas di averli uccisi a «sangue freddo», ostacolando i tentativi di cessate il fuoco in corso. (Corriere TV)

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I sei ostaggi recuperati a Rafah, nella parte meridionale di Gaza, sono stati "brutalmente assassinati" da Hamas poco prima dell'arrivo delle truppe. Lo riferisce il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, scrive Times of Israel. (L'HuffPost)

L'autopsia sui corpi dei sei ostaggi trovati morti a Rafah, nel sud di Gaza, rivela che sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco alla testa e in altre parti del corpo nelle ultime 48 ore. . (Tuttosport)

Israele ha identificato i corpi di sei ostaggi scoperti in un tunnel sotterraneo nel sud della Striscia di Gaza, ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari. "Non avevamo informazioni sulla posizione esatta degli ostaggi. (Tiscali Notizie)

Israele ha identificato i corpi di sei ostaggi ritrovati morti sottoterra nel sud della Striscia di Gaza. Cinque di loro erano stati rapiti dal festival di musica techno Nova dai commando di Hamas durante l’attacco del 7 ottobre. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo il recupero dei corpi dei sei ostaggi, sono decine le proteste organizzate in Israele per chiedere il ritorno dei superstiti. "Fermare il Paese" è l'obiettivo dichiarato dell'Hostages and Missing Families Forum che accusa apertamente il governo di Benjamin Netanyahu di aver "abbandonato (i rapiti) a morire" nelle mani di Hamas a Gaza. (la Repubblica)

"Con questi omicidi, Hamas ha ancora più sangue americano sulle mani. Condanno fermamente la continua brutalità di Hamas, e così deve fare il mondo intero": così Kamala Harris in una nota sul ritrovamento dei corpi di sei ostaggi in un tunnel a Rafah, tra cui quello del giovane americano-israeliano Hersh Goldberg-Polin. (QUOTIDIANO NAZIONALE)