Daniela Santanchè indagata per la bancarotta di Ki Group

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(Post) fascisti Governo Meloni

Daniela Santanchè, l'ex compagno Giovanni Canio Mazzaro con il fratello Michele Mazzaro, Antonino Schemoz e altre due persone sono indagate dalla procura di Milano per la bancarotta fraudolenta di Ki Group srl, una delle società del gruppo del bio-food un tempo guidato dalla senatrice di Fratelli d'Italia. L'iscrizione della ministra, come anticipato da La Stampa, si evince dall'atto di proroga delle indagini, concesso dal gip ai pm e notificato lo scorso 19 novembre. (Tuttosport)

Su altri giornali

Daniela Santanchè, in attesa di conoscere il suo destino processuale rispetto alle indagini Visibilia sul falso in bilancio e sulla truffa aggravata all’Inps, risulta anche indagata per bancarotta fraudolenta (Il Fatto Quotidiano)

L’ultima accusa, quella di aver concorso con altre 5 persone, tra cui l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, al d… Bancarotta, truffa allo Stato e falso in bilancio. (La Stampa)

– Nuovi guai per Daniela Santanchè. Dopo il caso Visibilia, per cui rischia il processo con l’accusa di falso in bilancio, la ministra del Turismo risulta infatti indagata dalla Procura di Milano per la bancarotta per la bancarotta fraudolenta di Ki Group srl, una delle società del gruppo del bio-food un tempo guidato dalla senatrice di Fratelli d'Italia (IL GIORNO)

Ministra Santanchè indagata per bancarotta di Ki Group

Per ora nessuna … Il crac di Ki Group Srl è il nuovo guaio giudiziario della ministra del Turismo del governo Meloni e senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè. (Il Fatto Quotidiano)

"Resto? Certo". Lo dice al Fatto quotidiano la ministra del Turismo Daniela Santanchè in un colloquio dopo il suo intervento ad Atreju. Non lascia anche in caso di rinvio a giudizio a gennaio. "Assolutamente, io sono stabile al governo", spiega. (la Repubblica)

E’ quanto emerge – come anticipato da La Stampa – dalla proroga di indagini notificata alla ministra il 19 novembre e disposta dal gip di Milano Tiziana Gueli il 18 novembre su richiesta dei pubblici ministeri Marina Gravina, Luigi Luzi con l’aggiunto Roberto Pellicano. (LAPRESSE)