Attacchi con decine di morti a Gaza. Incursioni con vittime in Cisgiordania

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Il premier Najib Mikati mercoledì aveva parlato di «tregua in Libano entro qualche giorno». Un auspicio più che una realtà, perché gli americani, autori di una proposta di cessate il fuoco di due mesi tra Israele e Hezbollah, hanno già frenato. E ora dubitano che i pesanti bombardamenti israeliani e i combattimenti nel Libano del sud termineranno prima delle presidenziali Usa: in poche parole andranno avanti e a lungo. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore delle Idf, il tenente generale Herzi Halevi, affermando che «se l'Iran commette l'errore e lancia un'altra raffica di missili contro Israele, sapremo ancora una volta come raggiungere l'Iran, anche con capacità che questa volta non abbiamo utilizzato, e colpire molto, molto duramente le capacità e i luoghi che questa volta abbiamo risparmiato». (Corriere della Sera)

Una bozza di accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Libano, elaborata dagli Stati Uniti e mostrata a Israele come parte dei negoziati per un accordo permanente, include una postilla che consentirebbe a Israele di effettuare attacchi aerei lungo il confine tra i due paesi, in territorio libanese, per contrastare eventuali minacce poste da Hezbollah o da altri gruppi. (Corriere della Sera)

Sono almeno 14 le persone morte negli attacchi israeliani a Nuseirat, nella parte centrale di Gaza. I video social mostrano una forte esplosione nel campo situato a otto chilometri da Deir el-Balah. Secondo i funzionari medici dell'ospedale di al-Awda, almeno 14 palestinesi sono stati uccisi e almeno altre 70 persone sono rimaste ferite. (La Stampa)

Israele in guerra, le notizie di oggi. Pentagono dispiega altre forze in Medio Oriente. Esercito israeliano: “Suonano sirene nel centro del Paese”. Identificati 3 razzi dal Libano

Il video della telecamera di bordo geolocalizzato dalla Cnn mostra un'esplosione nei pressi di una fila di negozi nella città a maggioranza araba, situata a circa 24 chilometri (15 miglia) a nord-est di Tel Aviv. (Corriere della Sera)

Sembra dunque allontanarsi il presunto ‘ultimatum’ lanciato dal candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump al premier israeliano Benjamin Netanyahu. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Secondo quanto riferito da fonti militari al momento Teheran sarebbe davanti a un vero e proprio "dilemma" in quanto le sue capacità di attacco e, soprattutto, di difesa sarebbero state notevolmente indebolite dall'ultima azione offensiva israeliana. (la Repubblica)