Anziani e con necessità crescenti

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La Nazione SALUTE

– Che cosa resterà del welfare e della nostra sanità da qui ai prossimi decenni? E’ questa la grande domanda, priva di risposte certe e per questo ancor più angosciante, che ci pone con estrema urgenza l’attualità delle risorse mai sufficienti per il servizio sanitario pubblico. Un punto interrogativo che assume toni drammatici se soltanto si scorrono i numeri dell’inverno demografico elaborati dall’Istat nei giorni scorsi. (La Nazione)

Ne parlano anche altri media

La popolazione italiana continua ad invecchiare e mentre aumentano gli anziani non autosufficienti il Sistema Sanitario Nazionale non tiene il passo con le richieste di assistenza e cura in continua crescita. (Sanità Informazione)

Nell'Italia che invecchia – fra culle vuote e speranza di vita in crescita, secondo gli ultimi dati Istat – c'è un tasto dolente: l'offerta assistenziale per la popolazione di over 65 non autosufficienti, che non tiene il passo di una domanda in continuo aumento. (la Repubblica)

Nel 2023 gli anziani non autosufficienti in Italia hanno superato il tetto dei quattro milioni (+1,7% rispetto al 2021). (Vita.it)

Gli anziani non autosufficienti in Italia sono oltre 4 milioni, ma come vengono assistiti? A questa domanda risponde il settimo Rapporto di Cergas Sda Bocconi ed Essity, un’analisi dello stato dell’assistenza agli over 65 non autosufficienti nel paese. (Spazio50)

All’invecchiamento galoppante della popolazione italiana che purtroppo porta con sé una quota di non autosufficienti pari a oltre 4 milioni nel 2023 (+1,7% sul 2021) non corrisponde un pari incremento dei servizi: è anzi drammatico il dislivello tra domanda e offerta di cura, Tanto che oggi le Rsa - per lo più concentrate nel Nord del Paese - soddisfano appena il 7,6% dei bisogni mentre l’Assistenza domiciliare integrata (Adi), diffusa sulla carta come richiesto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, è piantata su un 30,6% di copertura e a seguito della grave carenza di professionisti totalizza un numero effettivo di ore per persona del tutto inadeguato, pari a 14 ore per anziano. (Il Sole 24 ORE)

“E’ drammatico il dislivello tra domanda e offerta di cura – scrive il Sole 24 Ore sintetizzando il Rapporto – . Tanto che oggi le Rsa – per lo più concentrate nel Nord del Paese – soddisfano appena il 7,6% dei bisogni mentre l’Assistenza domiciliare integrata (Adi), diffusa sulla carta come richiesto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, è piantata su un 30,6% di copertura e a seguito della grave carenza di professionisti totalizza un numero effettivo di ore per persona del tutto inadeguato, pari a 14 ore per anziano. (UNEBA Nazionale)