Cecilia Sala, l’Italia alzi la voce con Usa e Nato
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Di Michele Versace Il 17 febbraio 2003 veniva rapito a Roma Abu Omar, da uomini della Cia, in collaborazione con le nostre forze dell’ordine, contro ogni regola del diritto internazionale. Da quel momento i rapporti tra il nostro paese e il mondo islamico cominciarono a deteriorarsi; era l’inizio dello svilimento oltre misura della nostra sovranità nazionale. Oggi abbiamo una giornalista italiana incarcerata per ritorsione dal governo iraniano, che non ha gradito l’arresto del loro ingegnere Mohammad Abedini, accusato di aver progettato il sistema di guida dei droni iraniani, e perciò ricercato dalla “giustizia” americana (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
«Garanzie totali sulle condizioni di detenzione di Cecila Sala» e la sua «liberazione immediata». E' quanto l'Italia chiede a Teheran in una nota verbale che la Farnesina, attraverso l'ambasciatrice Paola Amadei, ha consegnato al governo iraniano. (ilmattino.it)