Netanyahu ricercato. Orban sfida la Corte. Frizioni Tajani-Salvini
Di Roberto Brunelli ROMA sì, Londra no, Pechino forse: è quantomai erratica la mappa degli ipotetici spostamenti che si apre a Benjamin Netanyahu e al suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant dopo i mandati d’arresto emessi dalla Corte penale internazionale per "crimini di guerra e contro l’umanità". Il viaggio che il premier israeliano potrebbe intraprendere stando alle dichiarazioni dei leader globali è una sorta di linea che va a zig-zag intorno al pianeta, da Washington alla capitale ungherese, toccando pure Mosca e Belgrado (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sentiamo… L'alto rappresentante per la politica estera europea Borrell striglia i Paesi membri dell'Unione europea dopo le divisioni sul mandato d'arresto internazionale contro Netanyahu e l'ex ministro della Difesa israeliano Gallant. (RaiNews)
La Corte penale internazionale, nonostante le enormi ingerenze subite dal procuratore capo Karim Khan da parte di Stati Uniti e Israele, ha emesso mandati di arresto per crimini di guerra contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della difesa Yoav Gallant, nonché il leader militare di Hamas nella Striscia di Gaza Mohammed Deif. (La Stampa)
"Noi sosteniamo la Cpi ma la Corte deve agire puntando sul diritto e non sulla politica" ed è "inconcebile" mettere sullo stesso piano un "terrorista che ha pianificato omicidi di israeliani casa per casa con un capo di governo eletto democraticamente e amico dell'occidente", anche se poi "non si è d'accordo su come ha reagito a Gaza", ha aggiunto Tajani. (Tiscali Notizie)
La Corte penale internazionale equipara il leader di Gerusalemme al jihadista Deif. Per fortuna però, al di là di questa svista, evita di mettere sullo stesso piano lo sterminio di un popolo e i danni collaterali della guerra. (La Verità)
Con queste parole il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani a margine dell’evento Med-Dialoghi Mediterranei a Roma, commenta i mandati di arresto della Cpi per Netanyahu e l'ex ministro israeliano della Difesa Gallant. (Corriere TV)
Lo sterminio di Netanyahu a Gaza va fermato” L’ex presidente della Camera, intervistata da Fanpage.it, spera che Meloni non abbia dubbi sul da farsi e dia seguito alla decisione della Cpi su Netanyahu e Gallant: “Se consentiamo a chi ha dato l’ordine di uccidere 44mila palestinesi di farla franca, allora sarà il caos totale”. (Fanpage.it)