Medio Oriente, le notizie di oggi. Media: “Raid aerei di Israele a sud di Aleppo”

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Ucraina Siria

È salito a 63 il bilancio delle vittime nell'ondata di raid israeliani di oggi a Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Israele ha condotto pesanti attacchi in tutta la Striscia di Gaza, compresa la cosiddetta zona umanitaria di al-Mawasi e il campo profughi di Jabalia, a nord, che è stato ripetutamente attaccato negli ultimi giorni. Nei bombardamenti di oggi, sono rimasti uccisi anche il capo della polizia di Hamas e il suo vice. (la Repubblica)

Su altri giornali

Da jihadista a statista, dalla guerra civile alla leadership politica: un percorso non da poco, che lascai molteplici e legittimi dubbi sulla sincerità, e ancor più sulla effettiva fattibilità ideologica e politica, di chi pretenda di percorrerlo. (L'HuffPost)

Sono arrivati a Damasco per incontrare il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa (conosciuto anche come al-Jolani), nella visita di più alto livello da parte di esponenti di Paesi occidentali da quando Assad è stato deposto l’8 dicembre. (Il Fatto Quotidiano)

La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il suo omologo francese Jean-Noël Barrot sono stati ricevuti dal leader de facto della Siria, Ahmad al-Sharaa, precedentemente noto come Abu Mohammed al-Jolani, come riporta Ard. (LAPRESSE)

Le strette di mano contano

La “mano tesa” alla nuova Siria non poteva che venire offerta partendo da Sednaya, il “carcere macello” del regime di Bashar al-Assad. La visita a sorpresa della ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e del ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, a Damasco in rappresentanza dell’Unione Europea, inizia dalla fabbrica di morte e di torture che l’Occidente per decenni ha finto di non vedere. (Avvenire)

I capi della diplomazia di Francia e Germania hanno incontrato il nuovo leader siriano de facto a Damasco, nella visita di più alto livello delle principali potenze occidentali da quando le nuove autorità islamiste del paese hanno preso il potere il mese scorso. (il Dolomiti)

«È con questa mano tesa, ma anche con chiare aspettative, che ci rechiamo oggi a Damasco». Sappiamo ora che quella mano tesa è stata rifiutata. (Corriere della Sera)