Zelensky, Varsavia potrà abbattere razzi nei cieli ucraini

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L'accordo di sicurezza firmato tra Polonia e Ucraina "include una disposizione per l'abbattimento di missili e droni russi lanciati nello spazio aereo ucraino in direzione della Polonia. Ci impegniamo a metterlo in pratica". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Collaboreremo anche sugli aerei da combattimento, sia quelli già trasferiti dalla Polonia, sia la possibilità di trasferirne altri in futuro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre fonti

La Polonia potrà abbattere missili e droni russi nello spazio aereo ucraino. È una delle principali novità dell’Accordo di cooperazione per la sicurezza firmato a Varsavia dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro polacco Donald Tusk. (Il Fatto Quotidiano)

5 del Trattato NATO prevede che “le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art. (Inside Over)

La Polonia potrà abbattere missili lanciati dalla Russia nei cieli dell'Ucraina. E' uno dei cardini dell'accordo bilaterale sulla sicurezza tra Kiev e Varsavia, firmato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dal premier polacco Donald Tusk. (Adnkronos)

Guerra in Ucraina, la mossa di Varsavia: “Pronti ad abbatterli sui cieli ucraini”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il premier polacco Donald Tusk hanno firmato ieri a Varsavia un accordo bilaterale in materia di sicurezza. Il trattato prevede lo sviluppo di un piano secondo cui «i missili russi e i droni lanciati in direzione della Polonia possono essere abbattuti nello spazio aereo ucraino». (il Giornale)

Andry Yermak, il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, è molto chiaro sulle richieste agli alleati: “Chiediamo al summit di Washington azioni su questo punto concrete e reali: ne abbiamo bisogno ora”. (la Repubblica)