Montezemolo: "La Fiat non c'è più... E nessuno si indigna"
Luca Cordero di Montezemolo si rimette al volante. Di una Lancia Fulvia coupè con cui, quasi cinquant'anni fa, corse un rally con un amico. Ma di volanti lui ha impugnato anche quello di Fiat e di Ferrari. Per questo, adesso, le sue parole sembrano indirizzate a chi l'ha sostituito, come una ripicca, o una vendetta. "Provo tristezza nel pensare a una industria automobilistica italiana che non c'è più". (Torino Cronaca)
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E invece "ora si produce all’estero, come la Fiat 600, simbolo della nostra industria nel dopoguerra. "Provo tristezza nel pensare a un'industria automobilistica italiana che non c'è più": Luca Cordero di Montezemolo, intervenuto a una mostra dedicata a Vincenzo Lancia organizzata da Confindustria Cuneo, non usa parole tenere per giudicare l'operato del gruppo Stellantis riguardo ai suoi marchi italiani. (Automoto.it)
Montezemolo ha anche puntato il dito contro la gestione degli imprenditori e il governo italiano, che si oppone alla transizione forzata verso l’auto elettrica, evidenziando il rischio di perdita di posti di lavoro. (Autoappassionati.it)
«Dov’è la Fulvia coupé?». Luca Cordero di Montezemolo, 77 anni, si fa largo con l’esuberanza di un ragazzo — la stessa di quando poco più che ventenne alle prime gare di rally con Cristiano Rattazzi, si faceva chiamare Luca Nerone, «per non farmi scoprire da mio padre» — tra i modelli Lancia Fulvia esposti al parco Amilcare Merlo di Confindustria Cuneo per la mostra dedicata al genio di Vincenzo Lancia. (Corriere della Sera)
In un’atmosfera intrisa di benzina e nostalgia, Luca Cordero di Montezemolo ha ripercorso la sua storia a quattro ruote. Noto per il suo gusto raffinato e la sua attenzione ai dettagli, nutre dello scetticismo circa le moderne supercar. (Virgilio)
Dopo le durissime parole pronunciate dalla FIOM nei confronti di Stellantis, ora è la volta di Luca Cordero di Montezemolo andare all’arrembaggio, denunciando la vera e propria desertificazione di cui è stato preda l’automotive in Italia, Una desertificazione che è figlia di una serie di scelte scellerate della politica, la quale ha deciso di dare tutte le aziende che hanno fatto grande l’auto italiana alla famiglia Agnelli. (ClubAlfa.it)
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