Giuffredi a CN24: "Conte? O lo segui o stai fuori: Politano lo ha capito subito. Di Lorenzo è tornato a grandi livelli. Ciò che hanno fatto i fratelli Esposito è qualcosa di sensazionale" | VIDEO
L'agente Mario Giuffredi è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 in occasione della presentazione del nuovo campo di calcio nel rione Cicerone donato dai fratelli Esposito alla città di Castellammare di Stabia. Ecco alcune delle sue parole: Intervista all'agente Mario Giuffredi “Sicuramente questa è una serata speciale, quando tre ragazzi che vanno via da Castellammare e si trasferiscono al Nord per intraprendere la strada del calcio, realizzarsi dopo tanti sacrifici e tornare nel posto dove sono nati e fare un gesto come quello che hanno fatto, che non è scontato, è qualcosa di sensazionale. (CalcioNapoli24)
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È emozionato quando parla mentre la folla lo applaude nel giorno in cui, con gli altri due fratelli, dona a Castellammare di Stabia un campetto di calcio. «Vogliamo dare ai ragazzi la stessa possibilità di scegliere la strada giusta che abbiamo avuto noi», Salvatore Esposito lo dice con convinzione. (La Repubblica)
Sebastiano Esposito, attaccante dell'Empoli, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 in occasione della presentazione del nuovo campo di calcio nel rione Cicerone donato da lui e dai suoi fratelli alla città di Castellammare di Stabia. (CalcioNapoli24)
Rione Cicerone, cuore pulsante di Castellammare di Stabia. Casa Esposito in festa, è un giorno speciale per papà Agostino e mamma Flavia e i loro tre figli: Salvatore, Sebastiano e Francesco Pio. (CalcioNapoli24)
“Mi sono venuti in mente tutti i ricordi di quando era ragazzino, a quando per una pizza ci scannavamo sui campi”, ricorda Sebastiano. (Fcinternews.it)
"Quando abbini le prestazioni individuali a quelli della squadra viene messa in risalto la prestazione del singolo. Francesco Pio ha due anni di contratto ancora con l’Inter con cui poi ci confronteremo. (Fcinternews.it)
Ci sono riusciti e domenica sono tornati a casa per sfidare la Juve Stabia. Hanno trascorso interi pomeriggi a dribblare gli amici d’infanzia, quando tornavano a casa avevano le guance rosse di fatica e i segni sulle ginocchia. (La Gazzetta dello Sport)