Altolà dei magistrati alla priorità per i reati: “Una stretta sui giudici”
Parlano di «clima di inquietudine», di «istituzioni ferite». I giudici si sentono sotto assedio e accusano il governo e i giornali che gli sono vicini di voler «impaurire i magistrati». «Fai un provvedimento che non piace e diventi “rosso” – attacca l’Associazione nazionale magistrati – Si rastrellano informazioni sui giudici per delineare pubblicamente il profilo del magistrato di parte e ostile… (La Stampa)
Su altri media
Ma una tensione di livello superiore. Non l'ennesimo capitolo di uno scontro tra governo e toghe iniziato 30 anni fa. (L'HuffPost)
Proprio l’Anm, infatti, in queste ore ha fatto sentire la propria voce su quelli che vengono definiti “continui attacchi” alla magistratura, soprattutto nei confronti delle toghe che “non assecondano le volontà del Governo”. (Estense.com)
Ieri la giunta esecutiva centrale dell'Anm, riunita a Roma, ha sottolineato con una nota che «i continui attacchi mediatici ai giudici che assumono decisioni sgradite al potere ci costringono a prendere la parola per denunciare le ferite che questo abusato, triste copione arreca anzitutto alle istituzioni del paese. (Italia Oggi)
Il tema della separazione delle carriere – da sempre controverso – risulta incandescente dopo l’offensiva dell’esecutivo contro le mancate convalide dei trattenimenti dei richiedenti asilo da "Paesi sicuri": sicuri per il governo ma non secondo la Corte Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lanciato due giorni fa, l’appello ha già raccolto oltre 150 firme, tra cui quelle di magistrati noti come Vittorio Borraccetti, Gian Carlo Caselli, Beniamino Deidda, Gabriella Luccio… (la Repubblica)
Marco Gattuso (il Giornale)