Con gli israeliani che ora avanzano in Libano, le basi Unifil sono sulla la linea di tiro di Hezbollah

La furia dei bombardamenti israeliani su Beirut, mai così intensa dall’inizio dell’invasione, farebbe pensare il contrario, ma il cessate-il-fuoco potrebbe essere vicino. Secondo la stampa di Tel Aviv ci sono l’80% di probabilità che gli scontri si fermino a giorni. Mercoledì il nuovo leader di Hezbollah ha proclamato in tv di aver accettato il piano di pace americano e che «adesso la palla è ad Israele». (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali. Due razzi lanciati da Hezbollah. (La Provincia di Cremona)

Tra i primi a intervenire è stata la premier Giorgia Meloni che in una nota scrive: «Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. (il Giornale)

L’apertura di diversi giornali di oggi è dedicata alla situazione in Libano, con i missili di Hezbollah caduti sulla base Unifil e i militari italiani feriti. Spazio anche al mandato di arresto contro Netanyahu, che spacca l’Occidente. (Sky Tg24 )

Medio Oriente, colpita base Unifil in Libano. Feriti 4 militari italiani

Così i militari sardi. Sassari «Pericolo scampato, grazie a Dio e ai bunker». (La Nuova Sardegna)

Roma, 23 nov. – La missione Unifil in Libano è stretta tra due fuochi, ma cerca di continuare a svolgere la propria missione, facendo il possibile. (Agenzia askanews)

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