Dispersi da domenica sul Gran Sasso, i due alpinisti ancora non si trovano
L’Aquila, 27 dicembre 2024 – Neve e ghiaccio. Solo neve e ghiaccio è quanto trovato ieri nella difficoltosa avanscoperta portata a termine da una squadra di quattro militari del soccorso alpino della Finanza che, sci ai piedi, hanno raggiunto il cuore della Valle dell’Inferno, a quota 2.700 metri circa sul Gran Sasso, in Abruzzo. Il dolore di amici e colleghi degli alpinisti dispersi: “Speriamo nel miracolo” Solo neve e ghiaccio e nessuna traccia di Cristian Gualdi e Luca Perazzini, gli alpinisti di 48 e 42 anni originari del Riminese e inghiottiti domenica da un canalone della montagna che dovrebbe trovarsi proprio nell’area battuta a piedi dai soccorritori per la prima volta dopo quattro giorni. (il Resto del Carlino)
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La tormenta che li ha investiti domenica sul Gran Sasso, mentre rientravano al rifugio, ha imperversato fino a ieri, scadendo solo nel pomeriggio. Gli elicotteri non hanno potuto volare, ma lo faranno da questa mattina alle 8. (La Stampa)
Scalatori dispersi sul Gran Sasso d'Italia. Quinto giorno di ricerche, ancora interrotte da vento, nebbia e bufere di neve. (il Giornale)
Ma non è stato possibile individuare nessuna traccia di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti originari dell'Emilia Romagna, arrivati in Abruzzo domenica scorsa per la salita del Gran Sasso, la vetta più alta di tutto l'Appennino. (MarsicaLive)
Avremo le ricerche con gli elicotteri e in quota ci saranno almeno venti soccorritori», ha detto il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, Daniele Perilli. «Il nostro lavoro è quello di andare a cercare le persone e portarle a casa vive. (ilmattino.it)
Sono stati giorni davvero brutti sull’Appennino centrale, il Gran Sasso è stato sferzato da venti fortissimi e bufere di neve. (Mount Live)
Le speranze si assottigliano per le operazioni di ricerca di Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, 48 anni, i due alpinisti di Santarcangelo di Romagna dispersi sulla cima del Gran Sasso. «Non so fino a che punto si debba sperare, ma la speranza c’è sempre, è l’ultima a morire», ha detto il finanziere Marco Moreschini del nucleo di soccorso alpino dell’Arma dell’Aquila ai microfoni dell’emittente abruzzese Rete 8. (Open)