Tifosi laziali bloccati: vietata la trasferta per Ajax-Lazio

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La decisione delle autorità olandesi di vietare la trasferta ai tifosi della Lazio per la partita di Europa League contro l'Ajax, prevista per il 12 dicembre, ha suscitato non poche polemiche. La sindaca di Amsterdam, Femke Halsema, ha imposto il divieto, motivandolo con preoccupazioni legate alla sicurezza e all'ordine pubblico. La comunicazione ufficiale è arrivata dopo una riunione tra il primo cittadino, il Questore e il Capo della polizia, e ha visto la partecipazione anche dell'ambasciata italiana in Olanda, che ha annunciato la sospensione temporanea dell'adesione al trattato di Schengen per i prossimi sei mesi, a partire dal 9 dicembre.

La decisione, che ha colpito duramente i tifosi biancocelesti, è stata giustificata dalle autorità olandesi con l'accusa di antisemitismo rivolta ai sostenitori laziali. Questo episodio, che innalza barriere che non dovrebbero più esistere, ha portato a una reazione furiosa da parte del club romano. Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha dichiarato che la squadra non intende recarsi ad Amsterdam senza il supporto dei propri tifosi, definendo la situazione come "roba da terzo mondo" e chiedendo alla UEFA di spostare la partita in campo neutro.

La polizia olandese ha comunicato che la partita si svolgerà senza pubblico esterno, una misura che ha ulteriormente alimentato le tensioni tra le due tifoserie. La decisione di vietare la trasferta ai laziali è stata presa in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza durante gli eventi sportivi, ma ha sollevato interrogativi sulla gestione delle relazioni tra le autorità e i tifosi.

In questo clima di tensione, la Lazio si prepara ad affrontare l'Ajax in una partita che, oltre all'importanza sportiva, assume ora anche un significato simbolico.