Disastro Italia: siamo i peggiori in Europa per le morti da inquinamento dell’aria
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Lo rileva la Coldiretti su dati Istat, in riferimento proprio all'ultimo Rapporto 2021sulla qualità dell'aria in Europa.
Nell'Ue a 27, nel 2019 circa 307.000 persone sono morte prematuramente a causa dell'esposizione a PM2,5 , 40.400 per l'NO2 e 16.800 a causa dell'esposizione acuta all'ozono.
Una situazione che peggiora nelle metropoli dove i valori vanno dai 15,2 metri quadrati di Messina ai 17,1 di Roma, dai 17,8 di Milano ai 22,2 di Firenze, dai 42,4 di Venezia ai 9,2 di Bari
Anche nel 2019 l'Italia si conferma tra i paesi Ue dove sono più alti i rischi per la salute, in termini di morti e anni di vita persi, per l'esposizione allo smog. (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
Tuttavia, nelle classifiche sull'incidenza delle morti premature in rapporto alla popolazione la maglia nera spetta alla Bulgaria sulle morti causate dalle Pm 2,5 e alla Grecia per quelle dovute al biossido d'azoto e all'ozono. (AGI - Agenzia Italia)
A provocare lo smog nelle città, infatti, segnala la Coldiretti, è l'effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi. Con i parametri Oms l'Italia avrebbe 32.200 decessi in meno (-32.200) da PM2,5. (FirenzeToday)
Non è consolante il fatto che quell'anno la qualità dell'aria sia risultata addirittura migliore rispetto all'anno precedente, perché circa 364.200 persone in Europa sono morte prematuramente a causa dell'esposizione al particolato fine, cocktail di veleni altrimenti detto smog. (Il Manifesto)
Nel 2019 in Italia 49.900 morti premature da esposizione a PM2.5 (al secondo posto in Europa dopo la Germania), 10.640 da NO2 (il valore più alto tra i Paesi europei) e 3170 per l'O3. E' quanto emerge dall'analisi dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) che presenta stime aggiornate su come tre inquinanti, particolato fine, biossido di azoto, ozono troposferico, hanno influito sulla salute degli europei nel 2019. (Adnkronos)
Usb ha segnalato ai responsabili di area, alcune problematiche che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori dell’Agglomerato. Per questo, i lavoratori non riescono a fare pausa in maniera idonea. (Tarantini Time)
Secondo il report, altre 40.400 morti premature sono da attribuire all'esposizione cronica al biossido di azoto; 16.800 per l'esposizione all'ozono. La diminuzione maggiore è stata per l'NO2, con una riduzione del 16% delle morti premature associate. (Today.it)