Liste d’attesa, il decreto Sanità è legge: cosa cambia negli ospedali

Nella serata del 24 luglio il Parlamento ha approvato la conversione in legge del decreto Sanità, emesso dal Governo poco prima delle Elezioni europee. Il nuovo testo, con modifiche soltanto lievi rispetto a quello precedente, prevede alcuni interventi per la riduzione delle liste d’attesa. Buona parte degli interventi però non avrà il supporto di nuovi fondi. La legge infatti non prevede stanziamenti o finanziamenti ulteriori per la Sanità. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri media

“La nuova legge sulle liste d’attesa può rappresentare uno strumento di concreta utilità per i cittadini e rendere la sanità finalmente più accessibile. (Il Giornale d'Italia)

Ma dove sono i colleghi che possono fare questo lavoro? Dichiarare superati i tetti alle assunzioni, senza però stanziare risorse non vuol dire nulla». Milano — «Hanno previsto visite ed esami aggiuntivi, per smaltire le code, in fasce orarie serali e durante il weekend. (La Repubblica)

Abbattimento delle liste d’attesa: approvata la legge

Il testo, in seconda lettura a Montecitorio, è stato approvato con 171 sì e 122 no, ed è ufficialmente legge. Le norme prevedono, tra le varie cose, l’istituzione presso l’Agenas di una piattaforma nazionale per le liste d’attesa per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni e il raggruppamento di strutture pubbliche e private convenzionate in un Cup (Centro prenotazioni) unico regionale o intraregionale. (ciociariaoggi.it)