Noname057, chi sono gli hacker pro Russia che hanno attaccato l’Italia

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OglioPoNews INTERNO

(Adnkronos) – Noname057, il gruppo che ha perpetrato l’attacco hacker a siti istituzionali italiani in concomitanza con la visita di Zelensky a Roma, “è RU-based (russo) ed è noto ormai da anni. È un gruppo hacktivista pro-Russia attivo da inizio 2022, specializzato in attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Hanno creato apposta uno strumento che si chiama DDOSIA, progettato per sovraccaricare i sistemi bersaglio con richieste di rete ripetute, causando interruzioni del servizio”. (OglioPoNews)

La notizia riportata su altri giornali

Il risultato della loro offensiva è stato di qualche disagio ed interruzione temporanea del servizio. A distanza di circa due settimane, il collettivo di pirati informatici 'Noname057(16)' torna a bersagliare i siti di ministeri ed istituzioni italiane con azioni Ddos (Distributed denial of service), condotte attraverso false richieste di accesso che mandano in tilt i sistemi informatici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A rivendicare l'assalto, ancora una volta, è il collettivo filorusso NoName057 che sui suoi canali Telegram mette in relazione l'offensiva con l'incontro con Vladimir Zelensky nel quale "il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha confermato il sostegno globale a Kiev" e ribadito che "l'Italia aiuterà l'Ucraina a raggiungere una pace giusta e duratura". (Primocanale)

Come di consueto si tratta di azioni Ddos (Distributed denial of service) che stanno provocando qualche disagio ed interruzione temporanea del servizio. Attacco hacker: le istituzioni nel mirino (Today.it)

Gli hacker russi tornano a colpire l’Italia, questa volta approfittando della visita a Roma del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’attacco è stato rivendicato dal collettivo filorusso ‘NoName057(16)’. (Oggi Treviso)

Nuova ondata di attacchi degli hacker filorussi Noname057(16) in mattinata ai siti di ministeri ed istituzioni italiane. (FIRSTonline)

Diversi attacchi informatici Ddos hanno colpito i siti di ministeri italiani, Marina e Aeronautica militare, carabinieri e alcune aziende di trasporto pubblico locale. L'Agenzia per la cybersicurezza ha fatto sapere che le cose ora stanno tornando alla normalità. (Fanpage.it)