Lavoro povero e ideologia del merito: la scuola sciopera
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«Lunedì spiegherò ai miei studenti perché ho scioperato e perché non era una giornata di festa ma di lotta» dice Rosanna, collaboratrice scolastica, mentre è in presidio sotto al ministero dell’Istruzione (e merito) di viale Trastevere, a Roma. È l’unica della sua scuola ad avere le chiavi del plesso, la sua decisione di non aprire ha permesso di manifestare anche agli insegnanti precari che temevano ritorsioni. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Lemittente che da oltre 30 anni racconta il territorio del Triveneto con una forte attenzione allaspetto devozionale. Da oltre 40 anni il canale ammiraglia di Videomedia S.p.A., società che fa riferimento a Confindustria Vicenza, ha come mission quella di raccontare il territorio. (TVA VICENZA)
A Teramo un gruppo di iscritti si è riunito in presidio sotto la Prefettura in largo San Matteo. Lo sciopero del settore della conoscenza per l’intera giornata di ieri, proclamato dalla Flc Cgil su tutto il territorio nazionale, è stato accompagnato da presìdi, cortei e flash mob. (Il Centro)
É stata di circa il 5% l'adesione nazionale allo sciopero del comparto istruzione che si è tenuto ieri. (Il Sole 24 ORE)
I prof: «Siamo i nuovi poveri del settore pubblico» (Corriere Delle Alpi)
Di Ivana Marrone Collettiva.it (FLC CGIL)
“Per il nostro ateneo si tratta di un taglio veramente pesante: benché sia formalmente quantificato in circa 7 milioni di euro, di fatto corrisponde a più del doppio per la revisione dell’impostazione di alcune voci contabili. (LA NAZIONE)